Casio presenta un proiettore senza lampada dal prezzo contenuto con una luminosità di 3.000 lumen
Si amplia la gamma di proiettori LampFree di ultima generazione della serie Core con il lancio del modello XJ-V2, un proiettore dal prezzo inferiore a 700 euro, iva esclusa, che eroga 3.000 lumen di luminosità .
Fino a ora i proiettori senza lampada dotati di sorgenti luminose Solid State Illumination che impiegano laser e Led erano disponibili solo per il mercato di fascia alta a causa della loro tecnologia avanzata. Casio ha sviluppato una gamma di nuovi proiettori denominata “Core”: XJ-V1, il primo modello Core con 2.700 lumen di luminosità , ha ottenuto ottimi riscontri dal momento dell’uscita nella primavera del 2015.
Per il modello XJ-V2, Casio ha puntato a tenere il prezzo di base e ridurre il costo totale di proprietà (TCO), pur aumentando la luminosità a 3.000 lumen. Questo livello di luminosità consente una proiezione più chiara delle immagini in luoghi maggiormente illuminati.
Casio è stata un pioniere nel settore sviluppando fin dal 2010 un proiettore senza lampada, e da allora ha raggiunto l’87% del mercato mondiale dei proiettori a sorgente luminosa ibrida.
La sorgente luminosa LampFree di Casio, impiega una combinazione di laser e Led, ha una durata di vita di fino a 20.000 ore ed elimina la necessità della sostituzione della lampada, vantando consumi elettrici pari a circa la metà di quelli di un proiettore con lampada al mercurio
Casio ha migliorato la resistenza alla polvere del modello XJ-V2 strutturando i componenti interni in modo da proteggere il blocco ottico dalla polvere. Ciò contribuisce a far sì che la polvere non diminuisca la luminosità della proiezione e consente al modello XJ-V2 di funzionare in modo affidabile per molto tempo, come il predecessore XJ-V1.
Con questa espansione della gamma Core, Casio punta in modo aggressivo ad accelerare la sostituzione della vecchia tecnologia a lampada con i videoproiettori LampFree. Proponendo un prodotto senza lampada, Casio contribuisce a ridurre l’impatto ambientale dei proiettori attraverso l’interruzione dell’uso del mercurio e l’abbassamento dei consumi energetici, riducendo così anche le emissioni di CO2.