OCZ presenta ufficialmente la nuova linea Ssd Colossus, soluzioni con fattore di forma da 3,5 pollici indicate per sostituire in futuro i tradizionali hard disk di sistema.
I prodotti vantano una capacità notevole, con quattro versioni da 120, 250, 500 e 1.000 Gbyte. I dischi sono prodotti utilizzando normail Ssd Ocz con controller Indilinx configurati in una particolare modalità Raid0 tramite chip dedicato. Il risultato finale, visti i tradizionali metodi costruttivi degli Ssd, non è dissimile dai modelli attualmente in commercio, con un Mtbf (meantime between failure) fissato a 1,5 milioni di ore.
Le prestazioni sono conseguentemente di altissimo livello. La velocità di lettura e scrittura sequenziale è di 260 Mbyte/s per tutti i modelli, con una capacità di Iops variabile da 12.300 a oltre 16.000. I prezzi non sono ancora stati comunicati ma, viste le prestazioni e le dimensioni, ci attendiamo valori piuttosto elevati.
I dati prestazionali, è bene segnalarlo, sono limitati dall’interfaccia Sata II, per la prima volta messa alla frusta da un’unità di archiviazione singola. I 300 Mbyte/s teorici si trasformano infatti in 260 Mbyte/s reali, impedendo ai Colossus di mostrare la loro massima efficienza. Future versioni con connessione Sata III ovvieranno al problema, come potrete vedere sul prossimo numero (di dicembre) di PC Professionale, con i primi test su dischi