Chiuso Omegle!
Dopo ben 14 anni dalla sua diffusione, Omegle ha chiuso battenti. Il popolare sito di chat e videocall dal vivo con dei perfetti sconosciuti cessa di esistere. Durante la pandemia, il servizio online si era diffuso piuttosto rapidamente, soprattutto tra gli adolescenti. Ma per quali motivi tale decisione ha preso il sopravvento?
La scelta deriva dalle tantissime denunce di abusi da parte di diversi utenti, che hanno così portato il loro fondatore a prendere una drastica decisione sul futuro della piattaforma. Uno stop definitivo, non ci saranno passi indietro!
Nella note sul sito di Omegle è emersa l’immagine di una lapide, con data di nascita e “morte” con un messaggio del creatore Leif K. Brooks. Poco più che maggiorenne nel 2009 Brooks aveva reso noto il portale, ma oggi spiega che non è più sostenibile “né finanziariamente né psicologicamente”.
Il tutto deriva da un periodo complicato, a causa anche del controllo delle autorità di regolamentazione di tutto il mondo.
Today, we say goodbye to #Omegle, the online chat pioneer that sparked connections for 14 incredible years.
— Excellent Webworld (@excellentweb) November 9, 2023
Kudos to Leif K-Brooks, the visionary behind Omegle. A tip of the hat to the founder's ingenuity as we delve into the platform's journey. pic.twitter.com/CD5vaC8SzW
Come affermato anche dalla BBC spesso Omegle è stato motivo di polemiche. Pensiamo per esempio al caso della giovane americana che ha attaccato la piattaforma perché accoppiata casualmente con un pedofilo. In quel periodo quando si è verificato il fatto l’utente era minorenne. La causa contro il sito è stata intentata 10 anni dopo, nel 2021.
Sebbene lo staff si sia tutelato attraverso il legale di Omegle, spiegando al tribunale che il sito non era responsabile dell’accaduto, negando si trattasse “un rifugio per i predatori”, le cose sembrano aver preso una brutta piega. Questo perché l’emittente è venuta a conoscenza che Omegle si trova al centro di 50 casi contro pedofili. E non solo nel Regno Unito, ma anche negli USA e in Australia.
A riguardo Books ha spiegato che “non può esserci un giudizio onesto su Omegle senza riconoscere che alcune persone ne hanno abusato, anche commettendo crimini indicibilmente atroci”. Non ha però fornito dei dettagli specifici, ma ha sottolineato “costante raffica di attacchi contro i servizi di comunicazione di Omegle da parte di un gruppo di utenti dannosi”.
Per poi concludere il fondatore di Omegle a malincuore ha dichiarato: “Per quanto vorrei che le circostanze fossero diverse, lo stress e le spese” contro tutto ciò “sono semplicemente eccessivi. Francamente, non voglio avere un infarto a 30 anni”.