Successivo

News

Quando la banca passa per lo smartphone

Eugenio Moschini | 3 Novembre 2017

Lavoro

L’esplosione del mobile banking rivoluziona anche il mondo del lavoro. Le richieste e la formazione per il settore finance.

La banca del futuro? Sarà sempre disponibile, a qualsiasi orario e in qualsiasi luogo. È quanto emerge dallo studio diffuso da CheBanca! Digital Banking Index, l’osservatorio che misura la digitalizzazione del banking in Italia realizzato da CheBanca!, la banca del Gruppo Mediobanca dedicata al risparmio e agli investimenti. Secondo gli ultimi dati, nel nostro Paese ci sono 24 milioni di persone che dispongono di almeno un conto in banca; di queste oltre il 75% (18,4 milioni) sono correntisti “online” che accedono ai loro conti anche via Internet. Scendendo nel dettaglio, si nota che il sito Web della banca rappresenta ancora la porta d’ingresso privilegiata, ma il mobile banking, via smartphone e app, è in fortissima ascesa. Infatti, mentre l’utilizzo del sito Web è ormai consolidato (e statico), quello delle app sta rapidamente rivoluzionando le abitudini di accesso ai conti correnti. Nel giro di soli due anni il numero di utenti di mobile banking è aumentato del 66%, passando dai 3,6 milioni del 2015 ai 5,9 milioni del 2017. In pratica oggi quasi un correntista online su tre è anche utente di mobile banking.
Una crescita che, secondo CheBanca! Digital Banking Index, è destinata a esplodere, con l’accesso via app al conto corrente che, nel giro di pochi anni, diventerà predominante. Una crescita sicuramente influenzata dalle nuove modalità di utilizzo dei servizi di digital banking, in particolare quelli legati ai pagamenti mobili, sia verso gli esercizi commerciali sia verso i privati.
Una strada indubbiamente tracciata, ma in cui resta ancora molto da fare per convincere gli utenti ad adottare un modello di banca sempre più digitale. Sempre secondo i dati di CheBanca! Digital Banking Index il 40% di chi non utilizza il mobile banking lo fa oggi per due ragioni: la sicurezza e la (presunta) difficoltà di utilizzare smartphone e app. Sviluppare soluzioni per il mobile banking che siano facili da usare, ma “sicure” è quindi un must per il settore finance.
Proprio sulle nuove skill e sui profili sempre più richiesti nel mondo ICT applicato al settore bancario parliamo questo mese con Cosimo Sansalone, responsabile della divisione ICT di Openjobmetis.

PC Professionale: Lo sviluppo di app di mobile banking per il mondo finance richiede competenze specifiche, con figure che, fino a pochi anni fa, non erano presenti negli istituti bancari. Come si sta muovendo il settore?
Cosimo Sansalone: “La banca è nel tuo smartphone”. Potrebbe sembrare uno slogan pubblicitario, ma invece è la direzione che tutti i gruppi bancari stanno percorrendo. Il mobile banking non è una moda, ma una precisa richiesta del cliente. Basti pensare che le app dei primi 24 gruppi bancari al momento disponibili sono 109, in crescita rispetto alle 91 di appena un anno fa. Dietro questo sviluppo c’è tantissima tecnologia, e, visti i parametri di sicurezza richiesti, i sistemi più evoluti e all’avanguardia li troviamo proprio in questo ambito. E che il mondo finanziario è alla ricerca continua di talenti è un aspetto che abbiamo già sottolineato nei mesi scorsi.

PC Professionale: Una ricerca di personale continua, ma quali sono le più interessanti richieste, in questo momento?
Cosimo Sansalone: Senza dubbio la richiesta più interessante è incentrata su Roma. Un grosso gruppo bancario ha affidato alla divisione ICT di Openjobmetis la selezione dell’intera squadra di sviluppo. Queste figure entreranno a far parte del team che si occuperà di tutto il processo di digitalizzazione delle attività bancarie, compresa la creazione delle applicazioni (sia Android sia iOs) che faciliteranno le attività dei propri clienti. Si tratta senza dubbio di un progetto strategico per questo gruppo bancario, che parteciperà attivamente all’iter selettivo, che si concluderà a fine novembre. Ai candidati selezionati sarà offerta un’assunzione a tempo indeterminato con assunzione diretta nel settore IT della banca.
Le figure richieste si dividono in 4 profili specifici; di seguito trovate i link dedicati per poter presentare la propria candidatura:

Analista Programmatore Full Stack Web Developer
https://candidati.openjobmetis.it/fullstack.html

Full Stack Web Developer
https://candidati.openjobmetis.it/webdev.html

Android Developer
https://candidati.openjobmetis.it/android.html

iOs Developer
https://candidati.openjobmetis.it/ios.html

Tutti i lettori che fossero interessati – e che trovano la corrispondenza tra il proprio profilo e gli annunci pubblicati – possono inoltrare la propria candidatura all’indirizzo di posta progettodigitalizzazione.divisione.ict@openjob.it. Segnaliamo che tutte le candidature riceveranno un feedback (sia positivo che negativo) di corrispondenza al profilo richiesto.

L’esterno della nuova sede di Roma dell’Agenzia per il Lavoro Openjobmetis.

PC Professionale: Ci sono novità, a breve, anche per quanto riguarda la formazione legata al settore finance?
Cosimo Sansalone: La ricerca per i clienti è solo una delle caratteristiche di Openjobmetis. La formazione, finalizzata all’inserimento in azienda, è una delle attività in cui la divisione ICT di Openjobmetis ha dimostrato e dimostra di credere.
Sono già partiti gli ultimi percorsi formativi per il 2017, ma abbiamo già un nuovo progetto in partenza. Entro fine novembre, a Torino, partiremo con un progetto pilota con una formula leggermente diversa. La formazione non sarà solo in aula, ma anche direttamente sul campo: ogni settimana di corso prevede tre giornate “classiche” di lezione e due giornate di esercitazione in azienda. La durata sarà di almeno 9 settimane e i partecipanti arriveranno alla fine di questo percorso con un’ottima competenza della programmazione a oggetti. Il progetto si concluderà con la qualifica di programmatore Java J2EE Junior.
I posti disponibili sono 12 e il profilo ideale è quello del neolaureato (possibilmente in Matematica, Fisica, Informatica o Ingegneria Informatica) o anche del diplomato brillante. Anche in questo caso si tratta di un corso finalizzato all’assunzione: segnaliamo che ci sono già 3 società pronte ad assumere questi profili alla fine del corso. Ricordiamo che per questo progetto la divisione ICT mette a disposizione un indirizzo dedicato al quale candidarsi formazione.divisione.ict@openjob.it.