Vola, in Europa, il pagamento contactless: è quello che emerge dai dati diffusi da Visa ieri, 11 maggio. Negli ultimi 12 mesi, dal 1 maggio 2015 al 30 aprile 2016, sono state effettuate – sul circuito Visa Europe – 3 miliardi di transazioni contactless, praticamente il triplo rispetto a quanto fatto registrare nello stesso periodo dell’anno precedente. Ed è un trend in continua crescita: analizzando il solo mese di aprile, i consumatori europei hanno pagato con carte di credito Visa senza contatto 360 milioni di volte, con una media di 140 transazioni al secondo.
I pagamenti contactless crescono non solo in numero, ma anche in valore, con uno scontrino medio che sale del 12% (in media si spende 13,83 euro). Il successo, di questo metodo di pagamento, è dovuto anche alla crescita dei punti vendita che adesso accettano questo tipo di pagamento, dal 2013 sono passati da 1 su 60 a 1 su 5 di oggi, con 3,2 milioni di terminali in negozi e punti di ristorazione. L’obiettivo? Portare in tutti i punti vendita, entro il 2020, i terminali con tecnologia contactless. Non solo, sempre entro il 2020, Visa Europe è al lavoro – con le banche e altri partner – per fornire in dotazione ai propri clienti almeno un dispositivo di pagamento contactless (tra carte di credito, smartphone e wearable). Dai dati emerge anche che questo tipo di pagamento è fondamentalmente legato al food: i punti vendita che hanno registrato una maggiore crescita sono quelli della ristorazione, seguiti da piccoli negozi, supermarket e bar/fast food.
Analizzando i dati, Davide Steffanini, Direttore Generale Italia di Visa Europe ha commentato: “Più del 70 per cento di tutti i pagamenti in contanti ha un valore inferiore ai 15 euro ed è effettuato presso esercenti che tradizionalmente prima non accettavano le carte per tali importi. Una delle ragioni è che gli esercenti e i consumatori, in genere, considerano l’utilizzo delle carte di pagamento per le spese di piccolo importo, meno veloce del pagamento in contanti. L’introduzione della tecnologia contactless ha modificato sostanzialmente questo scenario e giocherà sempre più un ruolo significativo nell’industria dei pagamenti.”
Purtroppo, continuando l’analisi dei dati, emerge anche un altro aspetto. Come in molti altri settori, l’Italia dimostra di essere un passo indietro: se in Europa i pagamenti contactless sono 1 ogni 5 (il 21%), nel nostro paese sono appena 1 ogni 20 (5%). È vero che abbiamo trend positivi, ma se, in un mese, in Europa, le transazioni senza contatto sono mediamente (come abbiamo visto) centinaia di milioni, in Italia, nel marzo 2016, sono state “solo” 1,54 milioni. Sicuramente meglio del marzo 2015, in cui si sono registrati appena 120.500 operazioni, ma la strada da fare è ancora lunga.