Uno smartphone resistente a liquidi e polvere e dotato di un design accattivante, ma che cede qualcosa in termini di prestazioni ed ergonomia.
Anteprima di Simone Zanardi
Articolo tratto da PC Professionale 257
Per il ritorno sul mercato italiano degli smartphone dopo un lungo periodo di assenza, Panasonic ha scelto un prodotto che facesse del design e della qualità costruttiva i suoi cavalli di battaglia. In effetti il nuovo Eluga Dl1 è un terminale molto elegante e ben costruito, con uno spessore particolarmente ridotto e un’eleganza innata.
Nonostante il display da 4,3 pollici, il telaio mantiene ingombri contenuti, rendendo il dispositivo semplice da impugnare. Meno felice è il posizionamento dei pulsanti: avendo un profilo non precisamente definito, i tasti di accensione e volume vengono a trovarsi di fatto sul pannello posteriore dell’unità e spesso risultano difficili da raggiungere senza dare un’occhiata, soprattutto nei primi giorni di utilizzo dello smartphone.
Il telaio è invece ottimo, con una sensazione di robustezza immediatamente percepibile; lo chassis unibody sacrifica però la batteria, che non è sostituibile. Le porte dedicate alla Sim e all’aggancio Usb sono poste sul lato superiore insieme al jack per le cuffie.
Eluga è un terminale che gode di certificazione Ip 57; questo significa che è resistente agli spruzzi, alla polvere e all’immersione in acqua sino a 1 metro per 30 minuti. Caratteristiche che possono tornare utili soprattutto nel periodo estivo quando il telefonino diventa un immancabile compagno di viaggio e spesso frequenta con noi anche le spiagge.
All’accensione, il telefono ben impressiona grazie al già citato display: basato sulla tecnologia Amoled e dotato di una risoluzione di tutto rispetto (960 x 540 pixel) il pannello di Eluga è ottimo in tutte le situazioni. Restando in ambito multimediale merita menzione la camera principale con sensore da 8 Mpixel, in grado di scattare buone foto e con un esteso sistema di controllo dei parametri ma penalizzata dall’assenza di flash. Stupisce poi la scelta di non includere una fotocamera secondaria frontale, che impedisce di fatto di utilizzare il telefono per le videocomunicazioni.
La connettività wireless è completa grazie a Wi-Fi di ultima generazione e Bluetooth, ai quali si affianca il modulo Near Field Communications che permette al telefono di interagire con altri sensori o tessere Rfid. Nella confezione è tra l’altro fornita una scheda che può essere programmata per avviare al contatto con il telefono specifiche applicazioni o per sbloccare il terminale in tutta sicurezza. Non mancano Gps e sensori di prossimità e movimento, mentre non è presente una radio analogica Fm.
Nonostante l’hardware sia di tutto rispetto, con un processore a doppio core e 1 gigabyte di Ram, le prestazioni rilevate nel corso della nostra consueta batteria di benchmark non sono state entusiasmanti. Tralasciando il paragone con i nuovi top di gamma a quadruplo core, Eluga fatica a mantenere il passo dei terminali in diretta concorrenza basati su processori dual core come ad esempio il dispositivo della storica rivale Sony Xperia S.