Continuano a far parlare di sé Meltdown e Spectre, le due falle nella sicurezza dei processori che hanno monopolizzato l’attenzione del mondo informatico in questo inizio di 2018. Dopo le patch rilasciate da Intel per correggere i bug, infatti, molti dispositivi hanno cominciato a subire problemi di riavvii indesiderati, che inizialmente si pensavano limitati ai soli modelli più obsoleti (in particolare Broadwell e Haswell).
È notizia di queste ore che invece il problema si estende anche ai prodotti più recenti, stando alle parole del vicepresidente di Intel Navin Shenoy, che con un post sul blog ufficiale dell’azienda ha ammesso che i comportamenti problematici sono stati riscontrati anche su processori di architettura più moderna quali Skylake e Kaby Lake, anche se, è stato precisato, solo in alcune configurazioni. La toppa sembrerebbe quasi peggiore del buco dunque, con questo nuovo guaio che va a sommarsi alle inevitabili perdite di prestazione causate dalla correzione delle vulnerabilità dei processori: stando a quanto dichiarato nel post di Shenoy le perdite variano dallo 0-2% fino al 25% a seconda della configurazione utilizzata e del carico di lavoro imposto al processore. Il vicepresidente di Intel ha comunque puntualizzato che tali perdite di prestazione sono in alcuni casi aggirabili, e che ulteriori test dovranno essere condotti.
Il post si conclude con la promessa di divulgare ulteriori novità non appena disponibili, in linea con le dichiarazioni date dal CEO di Intel, Brian Krzanich, che in una lettera aperta aveva promesso maggiore trasparenza sui problemi causati da Meltdown e Spectre, dopo le numerose polemiche che avevano coinvolto l’azienda nelle settimane scorse.