Il magnate, filantropo ed ex-uomo forte di Microsoft confessa il suo più grande rimorso in ambito manageriale, ovvero l’incapacità di riconoscere il valore di Android e di contrastare Google con un’iniziativa mobile altrettanto vincente.
Dopo aver fondato e gestito – assieme a Paul Allen e Steve Ballmer – l’impero del software di Microsoft, Bill Gates vive oggi una seconda vita come filantropo grazie alla fondazione gestita assieme alla moglie. Anche un uomo evidentemente appagato come Gates ha però qualche rimorso, e in particolare considera il suo peggior errore aver permesso la nascita e lo sviluppo di Android senza aver sfruttato efficacemente l’opportunità mobile.
Intervistato dalla società di investimenti Village Global, Gates ha sottolineato come ci sia spazio per un solo sistema operativo diverso da quello di Apple nel mercato degli smartphone. La posizione oggi assunta da Android – l’OS mobile più usato al mondo – sarebbe dovuta essere una “vittoria naturale” per Microsoft, con un travaso economico dalla “società G” (cioè Google) alla “società M” che Gates stima in 400 miliardi di dollari.
Bill Gates si prende la responsabilità dell’errore – o della serie di errori – nel management che hanno impedito a Microsoft di competere (anche tramite la famigerata regola delle tre E) in maniera efficace con Google, società che ha invece preso molto sul serio il business mobile con l’acquisizione – nel 2005 – dell’allora nascente progetto Android per la cifra ridicola di 50 milioni di dollari.
Qualunque colpa abbia Gates nella nascita dell’impero mobile di Google, il disastro Windows Phone/Mobile e la capitolazione nei confronti di Android sono in realtà – nel migliore dei casi – una responsabilità condivisa con Steve Ballmer. All’epoca il co-fondatore era già in uscita dagli impegni manageriali più importanti, e l’allora CEO Ballmer accolse il debutto di iPhone con una risata e tante critiche malriposte sulla mancanza di una tastiera integrata.