Picasa sta per cedere il passo definitivamente a Google Foto. Con l’arrivo di quest’ultimo, il servizio per gestire le immagini acquistato dal gruppo di Mountain View nell’ormai lontano 2004 si è rivelato obsoleto. Lo stop agli aggiornamenti per il software desktop Picasa partirà dal 15 marzo e a partire dal 1 maggio gli album Web di Picasa saranno accessibili solamente in modalità lettura.
Risale allo scorso maggio il lancio di Google Foto, il servizio per il backup nel cloud di foto e video, che svincolato da Google+ e dotato di nuove funzioni, ha subito riscosso il consenso di molti utenti (a 5 mesi dal lancio erano già 100 milioni).
La forza di questo servizio è nella disponibilità per l’utente di uno spazio di archiviazione illimitato e gratuito. Spazio che si riduce, se non si accetta di salvare i documenti sfruttando l’algoritmo di compressione automatico di Google (che ha comunque una buona qualità ) e si desidera mantenere il formato originale. In questo caso lo spazio gratuito è limitato a 15 Gbyte, per giunta condivisi con gli altri servizi Google come Mail o Drive. Se si desidera più spazio bisogna pagare un abbonamento mensile: 1,99 dollari per 100 Gbyte o 9,99 dollari per 1 Tbyte (ogni Tbyte successivo, fino a un massimo di 30, costa la stessa cifra).