Le nuove indiscrezioni sulla prossima “Play” arrivano da una fonte già provata, e confermano la natura x86 di una macchina dalle caratteristiche davvero di nuova generazione. Gli SDK sono in circolazione e i primi giochi già in via di sviluppo.
La PlayStation 5 uscirà nel 2020, includerà specifiche tecniche eminentemente “next-gen” e continuerà a sfruttare l’architettura x86 di base già adottata (assieme a Microsoft Xbox One) con l’attuale generazione di macchine videoludiche dedicate. E per conoscere la veridicità dei nuovi rumor non occorrerà attendere ancora molto tempo.
Che Sony sia già al lavoro sulla PS5 è un fatto oramai acclarato e confermato ai massimi livelli della corporation giapponese, ma almeno per il momento non esistono dati concreti riguardanti le caratteristiche della macchina propriamente detta. In tal senso aiutano le nuove indiscrezioni a opera di RuthenicCookie, un utente di Reddit che ha già provato di avere informazioni di prima mano – e da autentico insider – quando ha anticipato la decisione ufficiale di Sony di disertare il palco dell’edizione 2019 dell’E3.
Stando alle informazioni svelate da RuthenicCookie, dunque, la PS5 continuerà a sfruttare una APU (Accelerated Processing Unit) progettata da AMD come già fa la PS4, con una CPU x86 a otto core basata sulla potente architettura Ryzen e una GPU personalizzata per le esigenze di Sony ma basata sulla microarchitettura Radeon Navi di prossima commercializzazione.
Un mostro di potenza
A livello di potenza computazionale bruta PS5 è “un mostro”, sostiene il redditor, ed è capace di reggere (finalmente?) la grafica 3D in tempo reale a 60 frame al secondo “stabili” in risoluzione Ultra HD. La console arriverà sul mercato nel 2020 e costerà $500 dollari, mentre la presentazione ufficiale è prevista per l’anno prossimo – una delle principali ragioni che avrebbero spinto Sony a non partecipare al prossimo E3 di Los Angeles.
I kit di sviluppo per la PS5 sono già in mano agli studios videoludici, dice RuthenicCookie, un rumor che combacia con quanto emerso dal codice del middleware Unreal Engine già lo scorso agosto. Per quanto riguarda i titoli destinati a fare da apripista alla prossima generazione, inoltre, RuthenicCookie parla di versioni PS5 di Death Stranding, The Last of Us Part II e Ghost of Tsushima. Non ci sono notizie specifiche riguardo la retrocompatibilità con i giochi per PS4, anche se l’uso della stessa architettura x86 dovrebbe essere in tal senso una garanzia sufficiente.