Una delle più grandi banche dei Paesi Bassi, la Rabobank, starebbe valutando l’introduzione di un servizio di portafogli per le criptovalute: il servizio si chiama Rabobit, ed è già online un ipotetico sito. In realtà, tale sito per il momento non consente di svolgere alcuna operazione particolare, se non quella di iscriversi a una newsletter per ricevere informazioni qualora il servizio dovesse effettivamente essere lanciato. In molti hanno inizialmente pensato si trattasse di una truffa, volta magari a rubare i dati di chi si fosse ingenuamente iscritto alla newsletter, ma la stessa banca ha confermato di aver lanciato Rabobit, rispondendo a una domanda ricevuta su Twitter: al momento lo scopo del sito sarebbe quello di raccogliere eventuale interesse riguardo all’iniziativa.
La compagnia ha inoltre annunciato che nuove informazioni verrano date a riguardo nel momento in cui il servizio dovesse effettivamente partire. Questa mossa farebbe parte di un programma chiamato Rabobank Moonshot, che punta a favorire l’innovazione in campo finanziario. Rabobit rappresenterebbe un’importante novità nel campo delle criptovalute, consentendo di condividere su uno stesso servizio il proprio account bancario e il proprio portafogli di criptovalute: fino a ora, erano disponibili i portafogli “ufficiali” di alcune valute, o alcune servizi di terze parti consigliati, ma nessuna banca istituzionale era entrata nel settore.
A quanto pare, in tempi recenti però l’interesse dei grandi esponenti del mondo degli affari è cresciuto, come dimostra anche il caso di Goldman Sachs, che attraverso una start-up controllata chiamata Circle, ha acquisito Poloniex, un servizio di scambio di criptovalute. Questi eventi lascerebbero presagire un possibile avvicinamento graduale anche di realtà ufficiali come le bande nel mondo di Bitcoin e affini.