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Questa nuova tecnologia indossabile simulerà il tatto

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Questa nuova tecnologia indossabile simulerà il tatto

Martina Pedretti | 31 Marzo 2025

Scopri la nuova tecnologia indossabile che simula il tatto realistico, rivoluzionando la realtà virtuale e le applicazioni mediche.

Una tecnologia indossabile ci permetterà di simulare il tocco nel metaverso

Il futuro della realtà virtuale sta per diventare ancora più coinvolgente grazie a una nuova tecnologia indossabile in grado di simulare il tatto in modo straordinariamente realistico. Gli ingegneri della Northwestern University hanno sviluppato un dispositivo innovativo che va ben oltre le semplici vibrazioni per fornire un’esperienza tattile sofisticata e precisa.

Fino ad oggi, la maggior parte dei dispositivi tattili forniva feedback limitati a vibrazioni di base. Tuttavia, la pelle umana è dotata di una vasta rete di recettori sensoriali che percepiscono pressione, stiramento, vibrazione e altre sensazioni complesse. Il nuovo dispositivo, invece, è in grado di applicare forze dinamiche in qualsiasi direzione, riproducendo con estrema precisione il senso del tatto.

Questo innovativo dispositivo è leggero, compatto e progettato per essere indossato comodamente, rendendolo perfetto per una vasta gamma di applicazioni. Oltre a migliorare l’esperienza immersiva nella realtà virtuale, potrebbe essere utilizzato per:

  • Assistere persone con disabilità visive, fornendo un feedback tattile avanzato
  • Consentire visite mediche a distanza con feedback fisico realistico
  • Potenziare la robotica e il controllo remoto con un’interazione più naturale

Grazie a questa tecnologia, l’interazione nel metaverso potrebbe raggiungere un nuovo livello di realismo, permettendo agli utenti di “sentire” gli oggetti digitali in modi mai sperimentati prima. Questo progresso non solo cambierà il modo in cui le persone vivono la realtà virtuale, ma aprirà anche nuove opportunità per la medicina, l’assistenza e l’intrattenimento.

Lo studio sarà pubblicato il 28 marzo sulla prestigiosa rivista Science, e segnerà un passo importante verso un futuro in cui il confine tra mondo fisico e digitale diventa sempre più sottile.