Se avete già sperimentato la realtà virtuale, magari attraverso qualche videogioco avvincente, vi sarete accorti di come sia facile soffrire di nausea a causa del cosiddetto fenomeno di motion sickness. Ora, per cercare di ovviare a questa problematica, alcuni ricercatori della Columbia University hanno trovato una risposta semplicemente nella riduzione dinamica delle dimensioni del campo visivo.
Il lavoro svolto da Joy Fernandes e Steven Feiner presso il prestigioso ateneo statunitense, si è concentrato appunto nell’individuazione di una soluzione in grado di attenuare l’effetto nausea mentre, con l’ausilio di un controller, ci si orienta all’interno di uno scenario di realtà virtuale dove, proprio a causa della presenza di fenomeni che il cervello giudica come innaturali, si manifestano quei sintomi di malessere.
Per contrastare l’insorgenza della nausea, i ricercatori hanno eseguito dei test valutando l’effetto del ridimensionamento dinamico di un poligono con “trasparenza variabile” che veniva posto dinanzi ad entrambi gli occhi. Limitando il campo visivo in maniera strategica ed automatica, il livello di motion sickness ha un impatto molto più limitato sulle persone.
L’esperimento svolto da Fernandes e Feiner si è svolto sull’arco di due giorni, con due gruppi di persone, i quali hanno alternato un’esperienza utente con – e senza – il campo visivo ridotto: al termine dei test, è stato richiesto a tutte le persone di indicare quale delle due esperienze fosse stata la migliore in termini di confort. Nella maggior parte dei casi, gli utenti hanno risposto che il test era più piacevole con il campo visivo ridotto.