Alcuni ricercatori hanno trovato un buco nella sicurezza dell’app Dov’è e tutto ciò potrebbe portare al tracciamento facilitato dei dispositivi Apple anche da parte dei malintenzionati. Tutto ciò che sappiamo.
La falla nell’app Dov’è
Cosa succederebbe se gli hacker o i malintenzionati riuscissero a tracciare ogni vostra singola mossa tramite un’applicazione del vostro smartphone. Questo è ciò che hanno dimostrato alcuni ricercatori individuando una falla all’interno dell’app Dov’è di Apple.
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Il team della George Mason University, infatti, ha scoperto una vulnerabilità che permette ai malintenzionati di tracciare qualsiasi dispositivo Bluetooth sfruttando la rete Apple, appunto. In sostanza, questi dispositivi diventano degli AirTag e chi ha cattive intenzioni, all’insaputa della vittima prescelta, potrebbe cominciare a seguire ogni suo passo.
Attraverso tale metodo, dunque, si potrebbe venire rintracciati ovunque. Il sito HDBlog, per esempio, spiega che gli AirTag sono programmati per modificare spesso il loro indirizzo Bluetooth tramite una chiave crittografica. Tutto ciò, in ogni caso, risulterebbe inutile se gli hacker facessero ciò che hanno pensato i ricercatori. Questi, infatti, hanno “utilizzato centinaia di unità di elaborazione grafica (GPU) per identificare le corrispondenze tra gli indirizzi Bluetooth e le chiavi crittografiche“.
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Una soluzione a questo problema, segnalato dai ricercatori nel 2024, ancora non esiste e potrebbe richiedere anni. Bisogna stare molto attenti e utilizzare l’app Dov’è solo se davvero necessario. Un consiglio importante è quello di attivare la rete Bluetooth solamente nel caso in cui se ne abbia effettivamente bisogno, perché è proprio a questa che si aggancerebbero i malintenzionati.
Vi terremo aggiornati nel caso in cui ci dovessero essere degli sviluppi in merito nel breve periodo. Continuate a seguirci per non perdervi tante altre news.