Forse ci siano. Il Parlamento e la Presidenza Ue hanno raggiunto un accordo sul taglio delle tariffe roaming (tra Paesi dell’Unione europea) per gli Sms e i servizi dati, che vanno a completare i provvedimenti già emanati per le chiamate voce.
La bozza di regolamento stabilisce che dal primo luglio 2009 inviare un Sms costerà al massimo 11 centesimi di euro (Iva esclusa) – contro l’attuale media di 29 cent- mentre le tariffe “wholesale” applicate dagli operatori per la trasmissione dati non potranno superare la soglia massima di un euro per Mb, con l’obiettivo di scendere a 84 centesimi nel luglio 2010 e a 50 centesimi l’anno successivo.
Ulteriori tagli sono previsti anche per le chiamate voce. Dal primo luglio telefonare dall’estero costerà 43 cent (invece degli attuali 46 centesimi di euro), per poi passare progressivamente a 39 centesimi nel luglio 2010 e a 35 centesimi nel luglio 2011. Per le chiamate in entrata, invece, si passa da 22 a 19 centesimi, per arrivare a 15 e 11 rispettivamente nel luglio 2010 e nel luglio 2011. L’ascolto dei messaggi sulla segreteria all’estero sarà , invece, gratuito.
L’accordo prevede inoltre l’introduzione della tariffazione al secondo: scatto alla risposta, ma dopo i primi 30 secondi delle chiamate effettuate e per tutta la durata delle chiamate ricevute la tariffa sarà calcolata al secondo (e non più al minuto come avviene oggi).
Inoltre, per evitare “bollette shock” di migliaia di euro per aver scaricato una canzone, Parlamento e Presidenza si sono detti d’accordo a introdurre – ma solo dal marzo 2010 – un meccanismo che interrompa automaticamente la chiamata o la trasmissione dati se viene superato il tetto massimo di 50 euro per tutti i clienti che non avranno comunicato una scelta diversa entro il 1° luglio 2010.