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SAG-AFTRA vuole un altro sciopero contro gli sviluppatori di videogiochi

Martina Pedretti | 4 Settembre 2023

Videogiochi

SAG-AFTRA potrebbe dare vita a un secondo sciopero contro gli sviluppatori di videogiochi, per tutelare gli artisti

SAG-AFTRA verso un secondo per tutelare gli artisti dei videogiochi

Con lo sciopero degli attori già in corso, SAG-AFTRA ha annunciato che chiederà l’autorizzazione per un secondo sciopero contro le principali società di sviluppo di videogiochi.

Il sindacato ha affermato che i colloqui su un nuovo contratto per i lavoratori del mondo dei videogiochi hanno raggiunto uno “stallo”. Infatti il voto sull’autorizzazione allo sciopero è necessario come leva per ottenere aumenti salariali e protezione dall’intelligenza artificiale.

SAG-AFTRA ha dichiarato il primo sciopero il 13 luglio contro i principali Studios, chiudendo le produzioni in tutto il mondo, per tutelare gli attori. Per il momento i colloqui con gli Studios e i produttori cinematografici e televisivi non sono ripresi, e non si è ancora trovata una soluzione.

Per quanto riguarda i videogiochi, il sindacato ha un contratto separato con i principali produttori, tra cui Activision ed Electronic Arts. L’accordo originariamente sarebbe dovuto scadere il 7 novembre 2022, ma è stato prorogato di un anno per consentire ulteriori discussioni.

SAG-AFTRA chiede un aumento retroattivo dell’11% delle tariffe per gli artisti di videogiochi, seguito da altri aumenti. Il sindacato vuole anche proteggere dall’uso dell’intelligenza artificiale, che secondo rappresenta una minaccia per i doppiatori e per gli attori che lavorano con la performance capture nel campo dei videogiochi.

In una dichiarazione, la presidentessa della SAG-AFTRA, Fran Drescher, ha criticato le società di videogiochi per la loro “avidità e mancanza di rispetto”.

Ancora una volta l’intelligenza artificiale mette i nostri membri a rischio di ridurre le loro opportunità di lavoro”, ha affermato Drescher. “E ancora una volta, SAG-AFTRA si oppone alla tirannia a nome dei suoi membri”.

Audrey Cooling, portavoce delle società di videogiochi, ha detto che non vedono l’ora di raggiungere un accordo.

Vogliamo tutti un contratto equo che rifletta gli importanti contributi degli artisti rappresentati da SAG-AFTRA in un settore che offre intrattenimento di livello mondiale a miliardi di giocatori in tutto il mondo“, ha affermato. “Stiamo negoziando in buona fede e speriamo di raggiungere un accordo reciprocamente vantaggioso il prima possibile.”

SAG-AFTRA ha già scioperato contro le società di videogiochi nell’ottobre 2016 e le proteste sono durate 11 mesi. Questa volta, il sindacato vuole per i suoi artisti più pause dal lavoro e più sicurezza, oltre agli aumenti salariali e alle disposizioni sull’AI.

Ora non ci resta che scoprire se oltre allo sciopero di WGA con gli sceneggiatori e di SAG-AFTRA con gli attori, sarà anche il turno dei lavoratori del mondo dei videogiochi.

Tra i titoli a rischio se le proteste dovessero iniziare ci sarebbero sicuramente Spider-Man 2, Wolverine e presumibilmente anche The Last of Us 3, tra i tanti videogiochi in produzione.