Siamo riusciti a mettere le mani su uno dei primi Samsung Galaxy Note, ancora però con firmware non definitivo. Era in un bar ma il prodotto non era stato perduto come l’iPhone 4 o il recente iPhone 5. Tra una birra, un barattolo di zucchero per il caffè e tante chiacchiere, lo abbiamo analizzato e abbiamo fatto girare Quadrant, uno dei software di benchmarking per Android. I risultati sono veramente eccellenti. Il Galaxy Note è l’anello mancante tra smartphone e tablet, perché fa tutto quello che può fare uno smartphone e ha molte delle caratteristiche dei tablet, soprattutto grazie alla dimensione dello schermo (5,3 pollici con risoluzione di 800 x 1280 punti e in tecnologia Super Amoled).
Riporto qui il filmato con il benchmark, le caratteristiche più interessanti del prodotto e la galleria di immagini scattate al bar.
Il Galaxy Note è basato su un processore ARM Dual Core da 1,4 GHz. Come detto, lo schermo è da 5,3 pollici ed è di tipo capacitivo. Samsung ha brevettato una nuova tecnologia per poter usare sullo schermo capacitivo la pennina che si usa sugli schermi resistivi. Grazie alla pennina si possono prendere appunti, si può disegnare e altro ancora. La tecnologia che Samsung ha consegnato agli sviluppatori ci chiama + S Pen, cioè Advanced Smart Pen.
Le dimensioni del Note sono di 146.85 x 82.95 x 9.65 mm, per un peso complessivo di 178g. È quindi un oggetto che sta comodamente in tasca e che non ha una dimensione imbarazzante se usato per telefonare. Ha due fotocamere, quella sul retro da 8 Mpixel mentre quella frontale per le videochiamate da 2 Mpixel. La batteria è da 2500 mAh e dovrebbe poter garantire una buona autonomia (dico dovrebbe perché non abbiamo potuto fare un test di durata). Il Note ha di base 16 Gbyte di memoria di archiviazione espandibile con microSD (sino a un massimo di 32 Gbyte) e sarà disponibile tra ottobre e novembre a un prezzo che non si discosterà molto da quello del Galaxy S II. Clicca qui per il sito di Samsung dedicato al prodotto.
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