Intel sembra avere trovato un processo evolutivo che si addice perfettamente al suo modello di business, il famoso tick-tock che prevede il lancio alternato di una nuova microarchitettura e un nuovo processo produttivo all’incirca ogni 12 mesi. Di conseguenza si inizia a parlare di Sandy Bridge, la prossima architettura Intel.
Ultimamente i passi rimarchevoli sono stati l’architettura Intel Nehalem (novembre 2008), basata sul “vecchio” processo produttivo a 45 nm, e il passaggio allo step successivo 32 nm con le piccole evoluzioni portate dai core Westmere.
Con i 32 nm ormai operativi Intel punta tutto sulla prossima architettura, che promette incrementi prestazioni notevoli a parità di core operativi e una maggior flessibilità nella costruzione.
I processori Sandy Bridge integreranno molte nuove funzionalità che permetteranno loro di effettuare molte più operazioni per ciclo di clock rispetto ad oggi e integreranno per la prima volta direttamente sul die la parte logica destinata a gestire la parte grafica.
In questa immagine potete vedere come Sandy Bridge sia già pronto e funzionante, e perfettamente in linea con le previsioni di Intel di debutto nel corso dell’autunno. La frequenza di questo modello, 2,4 GHz, non deve trarre in inganno; quasi sicuramente i processori di prossima generazione supereranno i 3 GHz con i modelli al top fino a 3,8 GHz.