Adobe ha ufficialmente lanciato Animate CC, la nuova applicazione che prende il posto di Flash Professional all’interno della suite Creative Cloud. La mossa, che era stata anticipata già lo scorso dicembre, rientra nei piani a lungo termine dell’azienda che già nel 2012 aveva annunciato un supporto limitato nel tempo per il sistema interattivo Flash. Insieme a Animate CC debutta anche la nuova versione di Muse CC, l’applicazione Adobe dedicata alla creazione di contenuti web in modo visuale e senza la necessità di scendere nei meandri delle linee di codice. Muse CC offre supporto integrato alle CC Libraries di Adobe, così come alle funzioni Creative Sync (per la sincronizzazione dei contenuti tra diverse postazioni di lavoro attraverso uno spazio cloud riservato) e Adobe Stock.
L’applicazione Adobe Animate CC presenta novità che vanno ben oltre il cambio del nome, anche se Adobe Animate continuerà a supportare sia il formato file SWF sia il modulo di runtime AIR (fondamentale per chi sviluppa con Flash); tra gli obbiettivi principali troviamo quello di favorire l’utilizzo di Html5 Canvas e di WebGL. I veri Flash killer, in questa guerra tra standard informatici, che negli ultimi mesi hanno portato a una accelerazione nel declino della popolarità di Flash sia tra gli sviluppatori sia tra gli utenti.
Nella prossima edizione di Dreamweaver, attesa per questo inizio 2016, Adobe dovrebbe integrare il proprio editor di sorgenti open source, chiamato Brackets , liberamente scaricabile dal sito di Adobe.
Secondo quanto dichiarato da Adobe, più di un terzo dei contenuti prodotti con la precedente suite Flash Professional era di fatto materiale prodotto nello standard Html5; questo è anche uno dei motivi che hanno portato Adobe a cambiare il nome dell’applicazione in Animate CC, un nome che rappresenta meglio la finalità dell’applicazione stessa, ovvero quello di una soluzione destinata a produrre contenuti di animazione in più standard.