Che il futuro di tablet, notebook e dispositivi portatili in genere debba passare obbligatoriamente per l’alta definizione è un dato ormai assodato. Il problema è capire quanto costa questo passaggio, non solo in termini monetari, che comunque sono elevati. L’attuale tecnologia per i display Lcd basata su silicio amorfo (a-Si) non è più in grado di reggere aumenti sostanziosi della densità dei pixel, anche per quanto riguarda i consumi elettrici. L’erede più promettente è la tecnologia metal oxide, che vede Sharp in prima linea con la sua implementazione Igzo (trovate la recensione del primo monitor 4K con pannello Igzo sullo scorso numero di PC Professionale). Nel mese di ottobre sono emerse alcune notizie che meritano attenzione. La prima è che Sharp ha iniziato la distribuzione preliminare di pannelli da 15,6 pollici con tecnologia Igzo, con disponibilità in volumi prevista a febbraio 2014. Questi pannelli hanno una risoluzione di 3.840 x 2.160 pixel, per una densità di ben 282 punti per pollice, e nascono proprio per l’utilizzo sui computer portatili.
La seconda notizia è che Applied Materials ha presentato tre nuovi macchinari per la fabbricazione di display metal oxide in grado di abbattere i costi di produzione, che adesso sono molto più alti rispetto a quelli dei pannelli tradizionali. È anche interessante sapere che una di queste macchine, il modello AKT Pivot 25K DT, serve a creare display di piccole dimensioni utilizzabili su tablet e smartphone. L’impatto sul mercato di questi nuovi impianti di produzione dovrebbe evidenziarsi nei prossimi 12-18 mesi.
Il 2014 potrebbe essere l’anno della verità per i dispositivi portatili con schermi ultra definiti, con Apple posizionata in prima linea con nuovi e più abbordabili iPad e MacBook con Retina display. Se tutto va secondo i piani potreste avere, prima del previsto, il display 4K anche sul tablet oltre che sul televisore in salotto.
Pasquale Bruno