Sono numeri interessanti quelli resi noti da IDC relativamente al mercato italiano del cloud: nel corso del 2016, in effetti, lo stesso ha raggiunto un valore che supera ormai il miliardo di euro, risultato di una performance positiva del comparto che, tra il 2015 e il 2018, secondo le stime della stessa IDC dovrebbe conoscere una crescita annuale pari al 21 percento, a testimonianza della sempre più popolarità dello stesso.
Secondo IDC, però, i servizi cloud non sono destinati a diventare in poco tempo una vera e propria alternativa agli ambienti ed ai servizi IT di tipo tradizionale, considerando come – nel corso del 2016 – i servizi cloud di tipo pubblico (che sono i più comuni) sono responsabili di circa il 2 percento della spesa Ict complessiva in Italia e, la quota, raggiungerà il 3 percento soltanto nel corso del 2020.
Nonostante ciò, secondo IDC il cloud sarà certamente parte integrante – se non la componente più rilevante – dell’attuale digitalizzazione in corso nel mondo delle imprese italiane:. In particolare, nel nostro Paese si punterà sempre più sulle infrastrutture – realizzando una virtualizzazione e un’automazione degli stessi processi – per cercare di incrementare la flessibilità nel lavoro e, soprattutto, il valore del business.
IDC sottolinea come il mercato del cloud sarà confrontato con una vera e propria guerra dei prezzi, e ancora, ad uno sviluppo notevole della presenza di distributori e di rivenditori a valore aggiunto, mentre infine, un gran numero di data center di tipo tradizionale vireranno su un’offerta incentrata sul cloud, offrendo sempre più soluzioni evolute e dedicate per facilitare la migrazione delle aziende verso cloud ibridi e pubblici.