Il bollettino di Eset NOD32 che elabora una classifica mensile dei cinque malware più diffusi nel nostro paese, pone al primo posto per il mese di novembre Win32/Injector ZPB, con una percentuale di rilevazione pari al 10% -13%.
Si tratta di un cavallo d Troia che non si era mai visto prima e che dal PC infetto può trasmettersi sulle reti di istant messaging e scaricare file, avviare eseguibili, inviare messaggi spam, e anche disabilitare il servizio di aggiornamento automatico di Windows. Questo trojan ha avuto una brusca impennata soprattutto in Germania dove ha avuto una penetrazione pari al 27,8%, oltre che in Italia.
Un’altra new entry è Win32/Kryptik.APMR, posizionatosi al quinto posto della classifica. Anche in questo caso si tratta di un Trojan che scarica ed esegue file da server remoto su PC infetti basati sui sistemi operativi Microsoft. Alcune varianti di questo malware, fa presente il report, sono in grado di diffondersi attraverso i dischi rimovibili.
Al secondo posto si trova iI Trojan HTML/ScrInject, una rilevazione generica di pagine web HTML contenenti script nascosti o tag iframe che reindirizzano automaticamente al download di malware. La percentuale più alta di prevalenza questo mese si riscontra in Romania e paesi scandinavi (superiore al 10%).
Scende dal primo al terzo posto JS/Exploit.Pdfka, un XFA contenente Java Script, che si nasconde in documenti Pdf malevoli per scaricare e lanciare l’esecuzione di un programma all’insaputa dell’utente. Il Trojan sfrutta una vulnerabilità delle versioni 8 e 9 di Adobe Reader e di Acrobat per eseguire un codice malevolo sui computer infetti. Pur se con percentuali più basse rispetto allo scorso mese, questa minaccia si concentra in Europa centrale e in Italia resta ancora piuttosto alta.
Cala di 2 posizioni il virus HTML/Iframe, una rilevazione generica di tag iframe malevoli inseriti nelle pagine Html, che reindirizzano il browser a uno specifico URL contenente il software malevolo. In Italia è ancora abbastanza diffuso, ma la prevalenza più alta questo mese si rileva in Brasile (7,5 %).