La città americana continua a fare i conti con gli effetti provocati da un cyber-attacco da parte di ignoti: i sistemi informatici cittadini sono quasi tutti off-line e le autorità tornano alle procedure manuali. Il ripristino delle normali operazioni richiederà “mesi”.
La città di Baltimora, nello stato nordorientale del Maryland, è solo l’ultima di una lunga serie di municipalità statunitensi cadute vittime dei cyber-criminali armati di ransomware e virus “cripta-file”. Nel caso specifico, le autorità si sono rifiutate di pagare il riscatto chiesto dai criminali e sono ora impegnati nelle procedure di ripristino dei servizi informatici per cittadini e aziende. Una pratica lunga e faticosa che richiederà ancora parecchio tempo.
Il ransomware che ha attaccato Baltimora si chiama Robbinhood, ed è stato sguinzagliato dai suoi cyber-pupari il 7 maggio scorso: il malware ha colpito circa 10.000 PC dell’amministrazione cittadina, criptando i file ivi presenti e chiedendo il pagamento di 13 bitcoin (oltre $100.000 secondo il valore corrente della criptomoneta) per evitare, dopo dieci giorni, la completa cancellazione delle chiavi necessarie alla decodifica.
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Come prevedibile in caso del genere, le autorità cittadine hanno deciso di non sottomettersi alle richieste dei cyber-criminali e di affrontare in pieno le conseguenze dell’attacco: Robbinhood ha buttato giù un gran numero di servizi prima disponibili ai cittadini di Baltimora, compresi i sistemi di posta e telefonici del Dipartimento dei Lavori Pubblici, del Dipartimento dei Trasporti e della polizia locale.
A causa del ransomware il Dipartimento della Salute cittadino non è in grado di usare il network degli allarmi per la proliferazione di casi di overdose, e se i servizi vitali (come i numeri di emergenza 911 e 311) continuano apparentemente a funzionare negli altri casi si sta lavorando per “ripristinare la connettività” o imbastire soluzioni temporanee alternative alla rete telematica cittadina.
Stando alle dichiarazioni del sindaco Bernard Young, il processo di ripristino dei servizi ai cittadini è in pieno svolgimento e le autorità municipali stanno collaborando con l’FBI nelle indagini. I file criptati sono, con tutta l’evidenza del caso, definitivamente perduti, mentre per il ripristino totale dei servizi più complessi Young preannuncia un’attesa che si protrarrà ancora per mesi.