I due client per l’accesso al Web più popolari (e Microsoft Edge) sono ancora una volta al centro della scena con nuove versioni preview, nuove funzionalità in difesa della privacy e nuove polemiche sull’onnipresenza molesta e monopolistica di Google.
Microsoft aveva promesso di rilasciare una build provvisoria di Edge anche per sistemi operativi diversi da Windows 10, e in questi giorni quella promessa si è finalmente tramutata in realtà: il nuovo browser Web basato su Chromium ma non troppo è disponibile per il download anche su Windows 7 e Windows 8.x, e l’esperienza è (cioè sarà) sostanzialmente la stessa di quella delle release per Windows 10.
Il sito ufficiale per le versioni Insider di Edge-Chromium include nuovi dowload dedicati alle vecchie edizioni di Windows (e a macOS), sebbene per il momento tale opzione sia limitata alla sola release Canary (quella meno stabile) del programma. Come confermato da Microsoft, il nuovo Edge funziona in maniera sostanzialmente identica sia su Windows 10 che su Windows 7/8.x – così come sarà presto disponibile una “modalità Internet Explorer” dedicata agli utenti enterprise anche su queste ultime piattaforme.
Chi pensa a migliorare un browser già esistente è invece Mozilla, che per Firefox ha in mente piani ambiziosi sul fronte delle funzionalità dedicate alla difesa della privacy: Firefox 67 ha introdotto nuove protezioni contro il mining di criptomonete e il fingerprinting, e i futuri aggiornamenti includeranno nuovi pannelli informativi, nuovi blocchi automatici per il tracciamento a opera degli onnipresenti social network e un nuovo rapporto informativo sui tentativi di tracciamento bloccati dal browser (Protection Report).
Per quanto riguarda Chrome, infine, le novità di questi ultimi giorni non sono tecnologiche ma piuttosto riguardano la politica di Google in merito all’advertising e al tracciamento: il business di Mountain View è interamente basato sulla pubblicità, quindi non stupisce leggere lo studio di un reporter hi-tech del Washington Post spiegare come Chrome si comporti in maniera piuttosto permissiva con i tentativi di tracciamento anche quando dovrebbe fare altrimenti.
Il browser Google Chrome è oramai diventato un vero e proprio software per la sorveglianza contro gli utenti, ha confermato il reporter del Post, e per gli utenti più coscienziosi e attenti alla privacy l’unica alternativa decente è al momento scaricare e installare Firefox: il browser Mozilla offre una protezione avanzata (e sensibilmente migliore di Chrome) già nella sua configurazione di default.