Quello che era stato inizialmente presentato come un accesso non autorizzato al network interno diventa ora un incidente informatico della massima gravità. Capcom ha fornito ulteriori dettagli rivelatori sull’attacco subito a inizio novembre, ammettendo che i responsabili dell’azione sono i criminali che gestiscono il ransomware Ragnar Locker.
Le nuove comunicazioni della casa videoludica giapponese parlano appunto di un “attacco personalizzato” a opera di Ragnar Locker, e dell’accesso (verificato) ad alcune delle informazioni personali gestite internamente dall’azienda. In particolare, dice Capcom, è confermata la compromissione dei dati riferiti a 5 ex-impiegati e a 4 impiegati ancora presenti in azienda.
Oltre alle 9 “vittime” già confermate, Capcom avverte che i dati “potenzialmente compromessi” riguardano le informazioni personali di circa 350.000 soggetti (clienti, partner business, supporto clienti e relative famiglie). Coinvolti anche 14.000 membri delle risorse umane, e compromesse le informazioni confidenziali sulle vendite, i documenti di sviluppo e altro ancora.
Capcom ha offerto le proprie scuse dicendo di essere ancora impegnata nelle indagini interne, quindi la situazione potrebbe cambiare o addirittura peggiorare in futuro. Dal punto di vista dei giocatori, uno dei leak più interessanti emersi dall’hack riguarda Resident Evil Village: il nuovo capitolo della saga videoludica horror è attualmente programmato per una distribuzione entro il 21 aprile 2021, e nuovi progetti non ancora ufficializzati (“Shield”) sono già in cantiere per PC e console.