Con l’avvento del cloud – e della digitalizzazione degli ambienti di lavoro – si amplificano anche le sfide in termini di sicurezza informatica ad ogni livello, motivo per il quale Check Point Software Technologies ha deciso di proporre una sua visione aggiornata relativamente alla sicurezza per il cloud, proponendo un approccio alla prevenzione dei rischi di tipo completo, in grado di adattarsi a cloud tipo ibrido, privato o pubblico.
L’advanced threat prevention realizzata da Check Point è in grado di interagire senza problemi con cloud di ogni tipo e, soprattutto, può contare su un’integrazione ottimale anche con le soluzioni SDN/Cloud più comuni (come per esempio VMware NSX, Cisco ACI, OpenStack, Microsoft Azure e Amazon Web Services), una scelta appunto in linea con la strategia di prevenzione delle minacce adattabile ad ogni ambito lavorativo.
La due soluzioni di Check Point vSEC e R80 Management permettono infatti alle aziende di garantire un elevato livello di sicurezza sui propri network fisici e anche all’interno dei rispettivi ambienti cloud potendo contare peraltro su una console di gestione unificata, un passo avanti che consente alle aziende di dotarsi di una soluzione di sicurezza dinamica e all’avanguardia per muoversi senza rischi verso il mondo cloud.
Uno tra i timori più grandi all’interno del comparto enterprise, infatti, è quello relativo alla protezione delle applicazioni e dei dati, in un’era in cui questi ultimi sono considerati come la “moneta del secolo”: e se da una parte il cloud permette maggior dinamicità e flessibilità nell’operare, dall’altra, impone anche l’adozione di soluzioni di sicurezza che vadano oltre i limiti di prodotti di tipo tradizionale, inadatti a fronteggiare i rischi della nuvola.