Gli OS Microsoft includono da sempre una funzionalità pensata per facilitare l’accesso remoto a scopo di troubleshooting. Una caratteristica che, a meno di esigenze particolari, è sempre meglio disabilitare come i recenti casi di “super-vulnerabilità” stanno a dimostrare.
La funzionalità di Assistenza remota di Windows fornisce agli utenti un metodo per interfacciarsi tramite una connessione di Rete, così da permettere a una persona esperta di cui ci si fida di “mettere le mani” sul nostro sistema nel tentativo di risolvere un problema di cui non riusciamo a venire a capo da soli.
Come sottolineato da Microsoft stessa, la fiducia è un elemento essenziale per la corretta gestione di Assistenza remota. Ma come dimostrato da casi recenti come BlueKeep, la mega-falla nel Desktop Remoto (RDP) di Windows 7 e OS precedenti (una funzionalità diversa rispetto all’Assistenza remota) che minaccia la sicurezza di milioni di sistemi e molte aziende, nel moderno panorama informatico la “fiducia” non basta ed è meglio agire in maniera proattiva per mettere in massima sicurezza il nostro sistema prima di esporlo ai pericoli di Internet.
Per dirla in parole povere, l’Assistenza remota è una caratteristica che va disabilitata quanto prima su qualsiasi nuova installazione di Windows. Sul Windows 10, è possibile accedere velocemente alle opzioni di Assistenza remota aprendo una finestra Esegui (Win+R
), quindi digitando systempropertiesremote
e facendo clic sul tasto OK
per confermare.
Nella finestra appena aperta occorrerà poi togliere la spunta alla casella Consenti connessioni di Assistenza remota al computer
, e infine premere sul tasto OK
per confermare la nuova configurazione. Da questo momento in poi, la funzionalità di Assistenza remota nativa di Windows non sarà più “in ascolto” delle comunicazioni di rete per l’accesso remoto da parte di estranei.
Come ovvio, potremo sempre riabilitare temporaneamente l’Assistenza remota in caso di reale necessità seguendo il percorso inverso a quello testé indicato. Un’alternativa migliore – e certamente più sicura – è invece rappresentata dall’uso di soluzioni software specializzate nell’accesso remoto, piuttosto che rivolgersi alla sempre problematica funzionalità nativa di Windows.