Il social network in blu usa i dati biometrici per “aumentare” diverse funzionalità del servizio. Nel caso tenessimo alla nostra privacy, comunque, è sempre possibile disabilitare l’uso di questa tecnologia a dir poco problematica.
Il riconoscimento facciale è una tecnologia sempre più popolare presso le aziende tecnologiche e non solo. L’uso dei dati biometrici promette di irrobustire la sicurezza degli accessi, ma nel migliore dei casi si tratta di un vantaggio del tutto teorico e nel peggiore rappresenta uno strumento senza precedenti per raccogliere enormi database sugli utenti meno consapevoli.
La biometria a base di riconoscimento facciale può insomma essere estremamente pericolosa, soprattutto per chi tiene a cuore la propria privacy on-line. E soprattutto quando a usare i dati biometrici del nostro volto è una corporation come Facebook, che in questi ultimi anni si è fatta notare per diversi scandali, per la violazione sistematica dei dati degli utenti e per le multe miliardarie che spuntano come funghi negli USA e altrove.
Facebook impiega (dal 2017) il riconoscimento facciale per identificare l’utente nelle foto pubblicate sul servizio, per fornire opzioni di accessibilità ai disabili e per garantire meccanismi di (presunta) protezione aggiuntivi contro il furto di identità. Ultimamente, sul feed delle news degli utenti viene spammato un messaggio che invita a rivedere le opzioni biometriche nel caso in cui queste non siano attive.
Le opzioni sul riconoscimento facciale di Facebook sono accessibili dalla pagina delle Impostazioni del servizio, quindi selezionando Riconoscimento facciale dalla colonna sulla sinistra: da questa pagina è possibile attivare o disattivare la funzionalità biometrica del social network, confermando poi la scelta facendo clic su Chiudi.
Stando a quanto si legge sulla pagina in oggetto, una volta disabilitato il riconoscimento facciale impediremo a Facebook di riconoscere il nostro volto nelle foto e nei video postati da amici, conoscenti o perfetti sconosciuti.