La piattaforma Disney+ non è progettata per supportare i sistemi operativi e i dispositivi che usano Linux, denunciano gli sviluppatori. Disney dice di essere al lavoro per risolvere il problema – che potrebbe però essere strutturale.
Manca meno di un mese al debutto ufficiale di Disney+, la nuova piattaforma di streaming telematico gestita direttamente dal colosso cinematografico americano che minaccia di rivoluzionare l’intero settore dei contenuti multimediali. Una categoria di utenza che dovrà certamente fare a meno di Disney+ è però quella di chi utilizza un sistema Linux, piattaforma incompatibile con le stringenti limitazioni tecnologiche imposte dalla corporation sotto forma di tecnologia anticopia (DRM) draconiane.
Disney+, ha denunciato lo sviluppatore Hans de Goede, non è in grado di girare su un sistema operativo Linux come Fedora – o qualsiasi altro basato sul kernel del Pinguino – indipendentemente dal browser Web utilizzato: che si tratti di Firefox o Chrome, provando ad aprire lo stream beta del servizio (già accessibile dai Paesi Bassi dove de Goede risiede) si ottiene solo la comparsa di un “errore 83” e nient’altro.
Informati dell’accaduto, i tecnici del supporto tecnico di Disney si sono limitati a dire di essere consapevoli dell’incompatibilità e di essere al lavoro per risolverla. Il messaggio di errore, ha scoperto poi un utente su Tweakers.net, fa riferimento al modulo per la decodifica dei contenuti protetti noto come Widevine, una tecnologia DRM che ha infettato tutti i browser moderni e che, per inciso, permette di fruire degli altri servizi di streaming (Netflix, Amazon Video ecc.) anche sui sistemi Linux.
Widevine include tre diversi livelli di sicurezza che stabiliscono la qualità e la risoluzione dello streaming a cui può accedere l’utente, e quelli di Disney+ avrebbero deciso di implementare il livello di sicurezza più stringente rendendo il nuovo servizio di streaming incompatibile con molti OS Linux, dispositivi Android e chissà cos’altro.
In attesa di verificare la presunta “soluzione” di Disney al problema delle DRM anti-Linux di cui fa uso Disney+, de Goede suggerisce agli utenti di boicottare la casa di Topolino finché non verrà garantito il supporto per la piattaforma del Pinguino. Riguardo la presunta “sicurezza superiore” dello stream di Disney+, poi, nessuno è pronto a scommettere sull’abilità della corporation di tenere fuori dalla porta i pirati con una tecnologia che risulta già violata più e più volte.