Apple torna nuovamente sotto i riflettori della stampa internazionale in seguito ad un nuovo caso che la vedrebbe coinvolta con l’FBI: il braccio armato del Department of Justice degli Stati Uniti, infatti, vorrebbe sbloccare l‘iPhone di un altro terrorista, vale a dire, lo studente (di origine somala) Dahir Adan, che è stato ammazzato dalla polizia nel Minnesota dopo un attacco in un centro commerciale.
In questo caso, non è dato sapere quale modello di Melafonino sia al centro della contesa tra l’azienda di Cupertino e l’FBI, tuttavia, ancora una volta il device è protetto da un PIN: se lo smartphone fosse equipaggiato con iOS 8 o versioni seguenti, come già ribadito a più riprese dalla società di Tim Cook, lo sblocco da parte di Apple sarebbe semplicemente impossibile.
La chiave di crittografia, correlata al PIN impostato dallo stesso utente, non è infatti un’informazione di cui la società di Cupertino è in possesso, con il risultato che Apple non sarebbe in grado di supportare le richieste dell’FBI, se non per l’accesso ai file eventualmente salvati su iCloud.