Apple ha trovato già due alleati importanti nella sua battaglia contro il Governo americano che ha chiesto di creare una versione di iOS modificata con una backdoor per leggere i dati alla ricerca di elementi utili in contesti di indagini. Si tratta di Google e di WhatsApp.
Per Google si è espresso il CEO Sundar Pichai che ha scritto che forzare le imprese all’hacking può compromettere la privacy degli utenti.
1/5 Important post by @tim_cook. Forcing companies to enable hacking could compromise users’ privacy
— sundarpichai (@sundarpichai) 17 Febbraio 2016
Per WhatsApp ha postato su Facebook il CEO Jan Koum che ha scritto: «Non potremmo essere più d’accordo. La nostra liberà è a rischio, dobbiamo impedire la creazione di un precedente del genere».
https://www.apple.com/customer-letter/ – I have always admired Tim Cook for his stance on privacy and Apple's efforts to…
Posted by Jan Koum on Wednesday, February 17, 2016
Sulla questione è intervenuto anche Edward Snowden.
The @FBI is creating a world where citizens rely on #Apple to defend their rights, rather than the other way around. https://t.co/vdjB6CuB7k
— Edward Snowden (@Snowden) 17 Febbraio 2016