Successivo

Security

Phishing: falso premio di 1.000.000€ da Google

Davide Piumetti | 27 Novembre 2009

Google Sicurezza Social

G Data, una delle più solide realtà  nel settore della sicurezza, ci informa di come nell’ultimo periodo si sia intensificata […]

gdata-465456465465465645G Data, una delle più solide realtà  nel settore della sicurezza, ci informa di come nell’ultimo periodo si sia intensificata una campagna di Phishing avente come soggetto Google. Nei giorni scorsi milioni e milioni di mail spam sono state recapitate ad altrettanti indirizzi, annunciando un presunto premio di 1.000.000 di euro per la partecipazione a un concorso organizzato da Google.

GoogleFunds2009_German

La mail chiedeva di inserire i propri dati personali come cognome, nome di battesimo, data di nascita, sesso, indirizzo, nazionalità , professione, numero di telefono e di fax.

Ralf Benzmà¼ller, Manager di G Data Security Labs: Da un lato è sempre piacevole ricevere la promessa di un premio in denaro ma, dall’altro, può capitare che i propri dati personali vengano rubati o che alle ignare vittime venga addirittura richiesto di pagare dei costi per mandare a buon fine il trasferimento della presunta vincita in denaro. Come sempre queste e-mail vanno immediatamente eliminate.

Ma come riconoscere se mail di questo tipo possano essere veritiere o solo un tentativo di rubare i vostri dati personali (nella stragrande maggioranza dei casi è così…)?

G Data risponde a questa domanda con una spiegazione molto interessante per tutti quanti non fossero estremamente pratici di mail, spam e phishing, indicando come agiscono i criminali e come riconoscere i loro errori:

L’approccio tipico dei criminali

I criminali mandano una e-mail con la falsa notifica di una vittoria relativamente all’iniziativa “Google Funds 2009”, specificando addirittura che in una determinata città  si svolgerà  un meeting con tutti i vincitori. 10 fortunati in tutta Europa potranno ricevere ciascuno un premio in denaro di 1.000.000 euro dalla banca partner ufficiale dell’iniziativa. Barclays Bank Plc.

Come spesso accade il linguaggio e la sintassi di queste mail presentano diversi errori, come se il testo fosse stato tradotto con un traduttore automatico. Per cercare comunque di dare un’apparenza di affidabilità  i criminali elencano una serie di importanti aziende che sarebbero coinvolte nel programma “Google Funds”: Microsoft Inc., AOL, Carlsberg, Becks, Mercedes Benz, Coca-Cola, Suisse Credit, Raiffeisen Bank Group, Allianz, Volkswagen, Nokia e Siemens.

G Data ha provato a contattare i criminali per vedere che cosa sarebbe potuto accadere e la prima conseguenza è stata la richiesta di versare diverse centinaia di euro su di un account Western Union. Questo denaro sarebbe infatti servito ad attivare l’intero processo per la transazione del denaro. L’e-mail fraudolenta in questione è stata inviata da un server collocato in Sud Africa e rientra in quello che viene comunemente chiamata la truffa “nigeriana” (Nigeriam Scam), ossia una sorta di raggiro informatico molto diffuso e con diverse varianti i cui elementi ricorrenti sono:

      • Gli  indirizzi dei mittenti sono spesso anonimi e strani come, ad esempio, online12345@providerXYZ.com
      • Anche gli indirizzi cui mandare la risposta sono altrettanto strani
      • Il denaro è l’argomento prevalente (premi, pagamenti in anticipo, eredità , ecc.)
      • Il contenuto della mail propone circostanze che hanno un’apparenza di veridicità 
      • Le e-mail contengono molti errori di linguaggio.

Ultima cosa, se qualcuno vi promette 1.000.000 di euro senza che abbiate partecipato a nessun concorso… Beh, vi vuole fregare…