Il ransomware è un problema che ha raggiunto dimensioni inquietanti, una tipologia di attacco informatico che prende di mira obiettivi di alto profilo, garantisce ai criminali guadagni facili e ha la capacità di fare danni “reali” come mai si era visto finora in ambito di cyber-sicurezza. Contro la piaga del ransomware si muove ora la Ransomware Task Force (RTF), iniziativa congiunta dei protagonisti del settore hi-tech che mira a rendere più efficace la reazione dell’industria al “sequestro” di file, dati e aziende.
Creata dall’Institute for Security and Technology (IST), la Ransomware Task Force è uno sforzo multi-settore di contrasto alla proliferazione e alle conseguenze dei ransomware. L’ampia coalizione che partecipa alla RTF include Microsoft, McAfee, Citrix, Rapid7, più diverse organizzazioni e aziende specializzate in cyber-sicurezza.
Obiettivo principale della coalizione è stabilire un framework chiaro e condiviso nel contrasto al fenomeno del ransomware, con soluzioni pratiche pensate per gestire la situazione anche in caso di infezione conclamata. A decidere il da farsi dovranno sempre essere i “decisori” ai piani alti delle organizzazioni colpite, ma RTF contribuirà a identificare le mancanze presenti ai vari livelli della catena di contrasto al ransomware.
Lo sforzo di IST è pensato per favorire la collaborazione tra gli esperti di cyber-sicurezza e le aziende, con un approccio diverso rispetto a chi al momento sta provando ad affrontare il problema del ransomware in maniera settoriale. Una visione limitata non è in grado di offrire le stesse probabilità di successo garantite da una visione globale, sottolineano da IST.