Il lettore di impronte digitali potrebbe, letteralmente, “sparire” dagli smartphone. LG Innotek, società sussidiaria di LG, è riuscita infatti a integrare un lettore di impronte digitali direttamente nel vetro protettivo, quello posto sopra al pannello vero e proprio. Questo potrebbe significare la fine dei lettori fisici, quei piccoli sensori circolari o rettangolari posizionati nella parte bassa frontale o sulla scocca posteriore degli smartphone.
Rispetto a questo tipo di approccio “classico”, la soluzione proposta da LG Innotek offre diversi vantaggi. A partire da una maggiore protezione del lettore di impronte, sia contro gli urti e i graffi sia verso l’acqua (e i liquidi in generale) e gli agenti atmosferici. In questo caso il sensore è protetto dallo schermo stesso che lo ospita. C’è un secondo aspetto, meno tecnologico, ma sicuramente più interessante per i costruttori, sempre alla ricerca di un modo per realizzare smartphone “originali”: la mancanza di un sensore fisico darà maggiore libertà ai designer, che potranno sbizzarrirsi nel suo posizionamento e realizzare soluzioni esteticamente più innovative.
Essendo il lettore di impronte un dispositivo “critico” (potrebbe essere utilizzato non solo per il log in allo smartphone, ma anche come passaggio per autorizzare pagamenti via Apple Pay oppure operazioni dispositive dalle app di home banking), è fondamentale che la soluzione proposta sia altrettanto sicura. E, dalle dichiarazioni di LG Innotek, questa soluzione promette bene: dai dati diffusi, il lettore sbaglia una volta ogni 50.000. Il suo FAR (o false acceptance rate) è infatti di appena lo 0,002%: una bassissima percentuale che il sistema non riconosca il proprietario o peggio ancora che riconosca l’impronta di qualcun altro come quella del legittimo proprietario.
Questa soluzione non è solo affidabile dal punto di vista della sicurezza, ma anche robusta. Per fissare il sensore al vetro, LG Innotek ha utilizzato un adesivo proprietario, che garantirebbe non solo la durata del posizionamento, ma anche un alto livello di assorbimento degli urti. La zona del sensore, che è protetta da uno spessore di appena 0,25 mm, è risultata in grado di resistere a una biglia di acciaio, del peso di 130 grammi, in caduta da un’altezza di 20 cm.
Quello dei lettori delle impronte digitali è un mercato già molto ricco, ma con ancora enormi margini di crescita: secondo gli ultimi report di IHS nel 2015 ne sono stati venduti complessivamente 499 milioni, con stime che dovrebbero arrivare, nel 2020, a 1,6 miliardi di dispositivi. Sebbene nel comunicato stampa ufficiale (lo trovate qui) non sia stata riportata né la data di introduzione né se questa soluzione sarà limitata agli smartphone prodotti dalla casa madre, in un’intervista con The Korea Times LG Innotek avrebbe ammesso che stanno già trattando con alcuni produttori di smartphone per commercializzare questa soluzione entro l’anno.