La parabola discendente di CCleaner si arricchisce di un nuovo, inquietante episodio con il coinvolgimento di Microsoft. Il tool di pulizia di Piriform, acquisito dalla pessima Avast e da tempo sulla graticola per i suoi comportamenti anti-utente, e ora ufficialmente classificato come “applicazione potenzialmente indesiderata” (PUA) da Defender ATP.
Già in passato il servizio di sicurezza di Microsoft aveva chiuso le porte a CCleaner, e ora Redmond ha deciso di tagliare la testa al toro con la classificazione definitiva come PUA. Microsoft spiega che la decisione di “marchiare” CCleaner (o meglio PUA:Win32/CCleaner) deriva dal comportamento di alcuni installer della versione trialware del tool, che in fase di setup invitano a scaricare e installare software aggiuntivi come Google Chrome, l’inutile Google Toolbar, Avast Free Antivirus e AVG Antivirus Free (sempre di proprietà di Avast).
Anche se l’installer di CCleaner fornisce un’opzione di opt-out per evitare il download dei software aggiuntivi, spiega Microsoft, alcuni utenti potrebbero facilmente cadere vittime della “trappola” e procedere alle installazioni senza volerlo davvero. Defender ATP proteggerà dunque gli utenti di Windows da questa eventualità bloccando l’esecuzione (e potenzialmente il download) della versione gratuita di CCleaner.
La decisione di Microsoft potrebbe rappresentare il colpo definitivo alla reputazione già macchiata di CCleaner, spingendo anche gli utenti che non fanno uso di Defender ad adottare una soluzione di pulizia e tweaking di sistema alternativa. Fortunatamente, in questo caso non mancano le alternative tra cui scegliere.