Stando a quanto riportano i media statunitensi, con la vittoria di Donald Trump, tanti utenti hanno deciso di scaricare un gran numero di applicazioni destinate a migliorare la protezione della propria privacy, a partire dalla chat Signal – nota per essere la più usata da Snowden – o ancora, sottoscrivendo anche servizi quali le VPN, per navigare in maniera più sicura e protetta.
Nel caso di Signal – a detta di AppAnnie – i download sono cresciuti in maniera tale da spingere l’app dalla 98esima piazza (per numero di download) alla 45esima e, quindi, alla 34esima: questa performance si è avuta per la versione iOS, mentre nel mondo di Android, l’app è passata dal 66esimo al 33esimo posto.
Anche il social Secret – che nel 2015 è stato chiuso a causa di questioni relative alla privacy e al cyberbullismo – rivederà la luce con una nuova versione, dovuta proprio all’elezione di Trump. ProtonMail, il famoso servizio di posta elettronica con crittografia End-to-End, ha annunciato un raddoppio del numero di iscritti.
Curioso notare come, in piena epoca Obama, siano scoppiati ripetuti scandali – grazie al whistelblower Snowden – circa le intercettazioni di massa e violazioni della privacy di milioni di individui: eppure, i potenziali rischi per la propria privacy suscitano inquietudine e sono avvertiti tra gli utenti soltanto a causa del nuovo presidente?