Partiamo dai dati più recenti: a livello nazionale, oltre 13 milioni di italiani fanno shopping online almeno una volta al mese, una percentuale superiore al 50% degli utenti connessi al Web, con incrementi superiori al milione di unità all’anno. In particolare, stando a una rilevazione di Confartigianato, quasi un internauta su tre ha ordinato o comprato merci o servizi negli ultimi tre mesi servendosi di canali digitali.
L’online non sfonda. Eppure, a guardare i dati c’è ancora qualcosa che non torna: l’incidenza degli acquisti online in Italia rispetto a quelli in negozi fisici resta ancora la più bassa a livello europeo. Per tornare ai numeri, si calcola che nel nostro Paese il “virtuale” valga all’incirca il 4% del totale, mentre la media mondiale si aggira già oggi al 12%. Cosa compriamo online. Se questo è il comportamento medio degli italiani, bisogna però dire che esistono alcuni comparti che invece mostrano segnali più positivi e si rivelano in qualche modo più “adatti” all’ecommerce: parliamo innanzitutto dei libri e dei viaggi, che in un certo senso sono le categorie più storiche (ricordiamo, en passant, che proprio l’acquisto di un libro inaugurò lo shopping via Web in Italia, diciotto anni fa) e che continuano a intercettare utenti.
L’hi tech si difende bene. L’altra grande gamma di prodotti in cui gli italiani preferiscono il digitale è quella della tecnologia, ed è facile intuire il perché, vista la diffusione di smartphone e tablet nella nostra quotidianità (e senza trascurare che, in generale, in questa macrocategoria ricadono anche i dispositivi informatici e quelli dell’elettronica di consumo). In questo ambito, il web vince soprattutto perché attira i clienti grazie a un richiamo infallibile, ovvero il prezzo.
L’esperienza del Natale. Anche le stesse aziende sembrano averlo capito, e come rileva un recente sondaggio di Netcomm il 56% dei siti di shopping online in Italia ha adottato offerte promozionali per cercare di rilanciare le proprie vendite in occasione dell’ultimo Natale, con risultati positivi, visto che addirittura l’80% delle imprese nostrane riscontrato un aumento delle vendite online rispetto alle festività 2015.
Risparmio, comparazione e scelta. Il fattore convenienza per gli utenti prende poi una forma più concreta grazie alle piattaforme come Piucodicisconto, che quotidianamente aggiornano le opportunità di risparmio attraverso il riscatto degli specifici codici sconto, come quelli attivi nella categoria di elettronica e informatica online. Il costo economico ridotto si unisce agli aspetti di ampliamento di scelta e di comparazione tra prodotti, consentendo al cliente un’esperienza di acquisto rapida, veloce e soddisfacente.
Resta la diffidenza. Eppure, c’è ancora qualche limite, soprattutto nella percezione e nella diffidenza da parte degli italiani, che resta lo scoglio da superare per lo shopping online. Ancora oggi, infatti, quattro persone su cinque rivelano di aver timore rispetto al processo di acquisti sul Web, principalmente per la possibilità di incappare in beni contraffatti. Inoltre, il 78% degli intervistati da markMonitor ha svelato che quando effettua una transazione su Internet si sente preoccupato per la sicurezza dei propri dati personali e per quelli relativi al conto bancario.
Conquistare la fiducia. Soltanto due anni fa lo stesso istituto aveva redatto una ricerca simile, ma allora la percentuale di inquieti si era fermata al 64% degli intervistati. Questo significa, dunque, che non sono stati compiuti significativi passi in avanti (anche da parte delle imprese) per rendere più affidabile e sicura l’esperienza di shopping online, e che comunque la percezione degli utenti è segnata da notizie di cronaca negative.