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Smau 2010: in mostra l’Italia che innova

Redazione | 29 Settembre 2010

Prende il via il 20 ottobre la 47esima edizione della principale esposizione fieristica dell’ICT italiano e il leit motiv del […]

logo smau 2010Prende il via il 20 ottobre la 47esima edizione della principale esposizione fieristica dell’ICT italiano e il leit motiv del convegno inaugurale: “Oltre la Crisi, l’Italia che innova” sembra calzare perfettamente anche per la manifestazione. Quest’anno infatti SMAU mostra un rinnovato interesse da parte delle aziende espositrici, con un buon 30% in più di partecipanti (600 aziende) e un’area espositiva di oltre 20.000 mq, anch’essa in crescita del 35% rispetto alla passata edizione. Sono attesi 50.000 visitatori e si segnala il ritorno di alcuni grandi player dell’ICT che nelle ultime edizioni avevano disertato SMAU: Adobe, Canon, Cisco, Dell, Fastweb Fujitsu, Google, Hp, iBM, Intel e Microsoft, tanto per citare i principali.
I tre giorni dell’hi-tech alla Fieramilanocity ( padiglioni 3 e 4) saranno densi di eventi e momenti di formazione, dai consueti convegni on collaborazione con la School of Management del Politecnico di Milano, in cui saranno rese note alcune delle più significative ricerche e analisi di mercato, a ben 300 workshop di alto livello oltre naturalmente alla novità  di prodotto attese.
L’area espositiva si snoderà  in due macro settori: Smau Business articolato sulle tematiche più rilevanti e Smau Trade l’area dedicata al canale Ict. Grande spazio sarà  dato anche quest’anno ai “Percorsi dell’Innovazione Dall’idea al business” un’area espositiva dedicata a un centinaio di start-up italiane che potranno mostrare al pubblico i loro progetti. E sempre in tema di innovazione, oggi sono stati anticipati i nomi delle 110 aziende vincitrici dl Premio Innovazione ICT, conferito alle aziende e pubbliche amministrazioni che si sono distinte per aver adottato le tecnologie informatiche come leva per migliorare le proprie performance.
Infine l’attenzione di Smau non poteva non andare ai nuovi mercati digitali e a come la rivoluzione digitale sta cambiando le abitudini dei consumatori. Il tema sarà  oggetto di incontri specifici durante la fiera, ma oggi la School of Management del Politecnico di Milano ha dato qualche anticipazione. Si tratta di un mercato che non conosce crisi — ha detto Raffaello Balocco, responsabile scientifico dell’Osservatorio mercati Digitali. Nel 2010 ha superato il valore di 11,5 miliardi di euro, un +13% rispetto al 2009. Il 50% è dato dagli acquisti via Internet, l’e-commerce B2C, che vale 5,4 miliardi di euro in crescita del 15% rispetto allo scorso anno. L’altra grossa fetta, circa 4,5 miliardi di euro (il 40%) è data dai contenuti digitali e servizi a pagamento (in primis gli abbonamenti premium alle sofa-tv) e soprattutto dai giochi e scommesse su Internet, cresciuti nell’ultimo anno del 30%. il rimanente 15% del mercato è fatto dalla pubblicità  veicolata tramite Internet, TV digitale e mobile.

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