La Commissione europea invita la nostra Autorità per la Garanzia nelle Comunicazioni al riesame delle tariffe sui costi di accesso wholesale alla rete di Telecom Italia.
In una lettera inviata all’Autorità per la Garanzia nelle Comunicazioni la Commissione Europea, pur concordando con l’approccio seguito dall’AgCom nel calcolo dei prezzi di accesso all’ingrosso, invita la nostra authority a riesaminare il calcolo dei costi in quanto fortemente penalizzante per gli operatori alternativi all’incumbent, specialmente per i costi dei servizi di unbundling del local looop.
Nel calcolo delle tariffe all’ingrosso di accesso alla rete di Telecom Italia, infatti l’Authority avrebbe scelto una soglia di costi che non riflette i reali costi commerciali e di manutenzione di un operatore che gestisce in modo efficiente una rete in rame di nuova generazione. Questo creerebbe il rischio per gli operatori alternativi di trovarsi a pagare prezzi più alti di quelli che normalmente pagherebbero per un accesso di qualità su un’ infrastruttura di rete moderna.
L’AgCom pertanto è invitata a riesaminare il calcolo di tali costi facendo riferimento ai dati di una società efficiente che gestisce una rete in rame di nuova costruzione. In questo modo si darà l’idea di quale sia l’investimento corretto sia sul fronte dei servizi di accesso all’ingrosso sia su quelli di affitto delle linee all’ingrosso, consentendo così agli utenti finali di pagare il giusto per le connessioni Internet ad alta velocità .
AgCom “rimandata a settembre” sulle tariffe wholesale
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