Il disegno parametrico 3D arriva in AutoCAD grazie a Inventor Fusion, versione “lite” di Autodesk Inventor.
Anteprima di Nicola Martello
Articolo tratto da PC Professionale 248 di novembre 2011
AutoCAD il noto software di Autodesk per il disegno assistito a computer, è stato aggiornato alla release 2012. Il programma, come in passato, è offerto sia come applicativo autonomo sia all’interno delle suite Design, Building Design, Infrastructure Design e Plant Design. Anche AutoCAD LT è stato aggiornato; questo “fratello minore” di AutoCAD, ben più economico, è privo della sezione 3D ma offre invece gli stessi tool per il disegno a due dimensioni.
In effetti i due programmi sono identici sia come interfaccia sia come funzioni di progettazione 2D. Continua invece a essere limitata la sezione relativa alla progettazione parametrica, dato che in LT i vincoli possono essere solo visualizzati, disattivati o modificati in valore, ma non creati. Le novità di AutoCAD 2012 non sono rivoluzionarie, ma piuttosto consistono in affinamenti di tool già disponibili nella versione precedente.
Adesso è possibile importare nubi di punti anche molto grandi – fino a due miliardi di punti – come sono spesso quelle generate da scansioni laser 3D di costruzioni già esistenti. Il programma permette poi di creare una serie di oggetti non solo secondo una disposizione lineare o radiale ma ora anche lungo un tracciato qualsiasi, come quello dei lampioni che seguono il bordo di una strada. Per di più AutoCAD consente di fissare relazioni dimensionali tra le copie generate, relazioni che vengono mantenute anche quando si altera l’elemento originale. L’edizione 2012 include gli strumenti per generare in automatico la documentazione relativa al progetto, come le viste laterali e prospettiche, e per convertire i documenti in formato Pdf (con l’eventuale aggiunta di testi scritti con caratteri TrueType).
L’area di lavoro di AutoCAD è molto pulita e ordinata. Le icone sono raccolte in menu a nastro e per ogni strumento è disponibile un riquadro che ne spiega il funzionamento.
Le novità però non si esauriscono all’interno di AutoCAD, dato che la confezione 2012 include anche il nuovo Inventor Fusion, una versione ridotta di Inventor (il programma di Autodesk per la progettazione parametrica 3D). Lavorando con un’interfaccia e una logica di lavoro simili a quelle di AutoCAD, in Inventor Fusion si possono creare forme 3D complesse, ottenute da estrusioni e da operazioni booleane, le cui dimensioni e proporzioni sono legate da formule e da parametri. La modifica di un elemento dell’oggetto comporta quindi l’adeguamento automatico delle altre parti, così da rispettare i legami stabiliti in fase di creazione. Il disegno parametrico 3D in Inventor Fusion fa quindi il paio con quello 2D disponibile in AutoCAD e il progettista può lavorare in due o in tre dimensioni, secondo le necessità del lavoro da svolgere. Nelle nostre prove AutoCAD 2012 ha confermato ancora una volta di essere un ottimo software per il disegno assistito a computer. L’interfaccia è semplice, intuitiva e ordinata, inoltre il disegno procede spedito grazie anche agli snap automatici: basta portare il crocino del cursore sopra il punto notevole che il software deve considerare (anche più di uno) e il programma mostra con guide dinamiche l’allineamento preciso risultante.
L’applicativo è davvero molto potente in campo 2D, ma non scherza nemmeno quando si passa al 3D grazie agli strumenti per creare superfici Nurbs (Non-uniform rational basis spline) e per apportare modifiche dimensionali a livello di vertici, bordi e facce che compongono le entità 3D. Il disegno parametrico 2D è sicuramente un altro punto di forza, peccato che per progettare in 3D in forma parametrica sia necessario passare a Inventor Fusion, la cui interfaccia è un po’ diversa e richiede un minimo di addestramento per essere usata in modo efficace. In definitiva, dubitiamo che chi non è interessato alle forme parametriche 3D sentirà davvero la necessità di passare dall’edizione 2011 alla 2012.