La corporation di WordPress ha messo le mani sull’ex-colosso del porno-social, un’operazione dalle condizioni economiche a dir poco imbarazzanti (per Verizon). Ora Tumblr può quantomeno sperare di sopravvivere.
Dopo le indiscrezioni dello scorso maggio – rivelatesi poi inconcludenti – in merito alla possibilità che Pornhub acquisisse Tumblr, in questi caldi giorni di metà agosto è arrivata la conferma ufficiale di un cambio di proprietà per la piattaforma di micro-blogging. Tumblr è ora parte di Automattic, società che gestisce lo sviluppo del CMS WordPress.org e relativa piattaforma commerciale (WordPress.com) e che, per bocca del CEO, dice di avere piani ben precisi per il futuro.
Tumblr e i suoi 200 dipendenti raggiungono dunque Automattic dopo una fase a dir poco travagliata della vita recente della piattaforma, e lo fanno con una transizione commerciale che, stando a indiscrezioni non confermate, avrebbe un valore inferiore ai 20 milioni di dollari – o persino ai $10 milioni.
Lontani, lontanissimi appaiono i tempi (2013) in cui Yahoo! acquisì il social network per 1,1 miliardi di dollari, e di certo i (presunti) $20 milioni della vendita ad Automattic rappresenterebbero una notevole svalutazione per il conglomerato statunitense (Verizon) che ha acquisito Yahoo! (e quindi Tumblr) nel 2017 per $350 milioni.
In questi ultimi anni Tumblr ha dovuto fare i conti con le polemiche scaturite dalla decisione di Verizon di mettere al bando tutti i contenuti pornografici condivisi dagli utenti, una mossa che ha scatenato un vero e proprio esodo spingendo 100 milioni dei suddetti utenti ad abbandonare la piattaforma.
Nonostante il porno-esodo, Tumblr continua però a rappresentare la “casa” in rete a più di 450 milioni di utenti, e a quanto pare Automattic non ha alcuna intenzione di ripristinare la “porno-libertà” che ha in precedenza caratterizzato il social. Anzi: nel commentare l’acquisizione, il CEO della società Matt Mullenweg ha lodato il comportamento di Verizon – che avrebbe anche potuto “fare a pezzi” Tumblr – e ha promesso un nuovo futuro per una piattaforma che ora si unirà a WordPress nella promozione dell’open source e dell’Open Web. Porno a parte, ovviamente.