La funzionalità SegmentHeap prometteva molto, sul fronte della riduzione del consumo di RAM da parte dei browser Web e di altre applicazioni Win32. Stando ai testi di Google, però, la nuova caratteristica integrata in Windows 10 2004 ha un costo eccessivo per quanto riguarda l’uso delle risorse della CPU.
SegmentHeap dovrebbe permettere un utilizzo più efficiente – e quindi un consumo ridotto – della RAM di sistema, una manna per i browser Web notoriamente affamati di memoria come Chrome e ChrEdge. Dopo il team di Edge, anche quello del progetto Chromium ha provato a implementare la nuova API per valutare gli effetti sul consumo di RAM da parte di Chrome.
I test con una versione alpha di Chrome 85 (Canary) hanno in effetti confermato che SegmentHeap riduce in maniera massiccia l’uso della RAM da parte del browser, fino a un notevole -30%. Per contro, dopo due settimane gli sviluppatori di Google hanno evidenziato un incremento nell’uso della CPU del 13% e una diminuzione delle prestazioni di Chrome del -10%.
La “dieta” di RAM di Windows 10 2004 impatta insomma in maniera significativa sull’uso della CPU, Microsoft ha ammesso l’esistenza del problema mentre Google ha deciso di disabilitare la nuova opzione in Chrome. Per il futuro, i programmatori di Redmond dovrebbero lavorare a un miglioramento della tecnologia così da ridurre l’impatto sulla CPU.