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Dragon NaturallySpeaking 12 Premium a soli 119 euro (iva inclusa) anziché 179 euro.
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Ecco la nostra prova sul prodotto di Nuance
È fin troppo facile dire che Dragon NaturallySpeaking 12 è il migliore software di riconoscimento vocale sul mercato: i suoi concorrenti hanno abbandonato da tempo la scena. In presenza di competizione forse il suo sviluppo procederebbe più rapidamente (la versione 11 risale a due anni fa, ma va osservato che la 11.5 in Italia non è mai arrivata). In compenso il prezzo è finalmente calato, dopo essere rimasto stabile per un po’: Dragon NaturallySpeaking 12 Premium costa 20 euro di meno della versione precedente (è passato da 199 a 179 euro) e l’aggiornamento ha subito un taglio ancora più netto: 40 euro.
Aggiornamento di fatto indispensabile per chi conta di adottare Windows 8, dato che Dragon NaturallySpeaking 11 non è compatibile con il nuovo sistema operativo Microsoft. Ma la compatibilità con Windows 8 non è l’unico motivo per prendere in considerazione il passaggio a Dragon NaturallySpeaking 12, dato che Nuance ha introdotto parecchie novità interessanti. Tanto per cominciare, il nuovo modello vocale BestMatch V – utilizzabile solo sui computer dotati di due o più processori e di almeno 4 Gbyte di Ram – promette una migliore precisione di riconoscimento: difficile quantificarla, ma in un confronto informale tra questa versione e la precedente abbiamo effettivamente riscontrato un progresso. Bisogna comunque tenere presente che la qualità del riconoscimento era già elevatissima: il vero salto di qualità lo si ottiene espandendo e personalizzando il vocabolario usato dal software. DNS può, ad esempio, esaminare i file di testo contenuti nella cartella Documenti alla ricerca delle parole che non conosce, proponendo poi un addestramento specifico.
La trentina di minuti necessari per svolgere questo passo opzionale della procedura di installazione sono un investimento che vale senz’altro la pena di fare. L’addestramento obbligatorio invece da varie versioni non è più un problema: bastano quattro o cinque minuti spesi nella lettura di uno dei brani proposti per avere il programma perfettamente funzionante. Il vero addestramento è quello che l’utente deve compiere su se stesso: per poter usare bene Dragon NaturallySpeaking e ottenere realmente l’incremento di produttività che promette è necessario arrivare a padroneggiare i suoi tanti comandi: non serve a molto dimezzare il tempo di scrittura di una frase usando la voce al posto della tastiera se poi bisogna fermarsi spesso a cercare nel manuale il modo di correggere un refuso o di applicare una formattazione. E un discorso analogo vale per le possibilità di controllo vocale di Windows e delle applicazioni installate; da questo punto di vista la barra laterale introdotta nella scorsa versione, che presenta i comandi vocali più comuni a seconda del contesto, risulta davvero utile.
Dragon NaturallySpeaking ha in dotazione una cuffia con microfono, di qualità adeguata, e chi preferisce non essere legato a un cavo può usare un dispositivo Bluetooh (questa release supporta anche Bluetooth a banda larga). Non solo: ora si può usare anche uno smartphone come microfono wireless, grazie all’App gratuita Dragon Remote Microphone disponibile sia per iOS sia per Android. Computer e
smartphone devono naturalmente essere collegati alla stessa rete; l’abbinamento del telefono al computer è semplicissimo.
Abbiamo provato l’app per iOS sia su un iPhone 4 sia su un’iPod 5 e ne siamo rimasti molto soddisfatti. Per le lunghe sessioni di dettatura rimane preferibile la cuffia fornita, ma l’App consente di avere sempre a disposizione un efficiente microfono wireless. Dragon NaturallySpeaking 12 comprende varie altre novità minori ma apprezzabili, come le estensioni per IE, Firefox e Chrome che facilitano il controllo vocale di Gmail, il comando che
permette di lanciare una ricerca sul Web e di aprire automaticamente la pagina con il miglior posizionamento tra i risultati, o la finestra di dettatura che ora compare quando non esiste un controllo specifico per l’area di inserimento corrente.
Il comando per la selezione di tutte le ricorrenze di una o più parole, gradita innovazione della release precedente, ora può essere disattivato; purtroppo ancora non permette di effettuare sostituzioni di testo multiple. Le innovazioni di questa versione non sono rivoluzionarie, ma assieme al prezzo – sceso finalmente sotto 100 euro – giustificano a nostro avviso l’aggiornamento.
Maurizio Bergami