Anche dalla società di Menlo Park ci giungono alcuni dati relativamente alle richieste di accesso alle informazioni degli utenti iscritti da parte delle autorità governative: nel complesso, queste domande sarebbero cresciute del 27 percento a livello mondiale durante il primo semestre di quest’anno, con un numero complessivo di 59’229 domande.
Nel corso della prima metà del 2015, Facebook aveva ricevuto complessivamente 46’710 richieste di accesso ai dati degli utenti da parte delle autorità governative. Il confronto è emerso nel suo Transparency Report. Nel nostro paese, per esempio, tra i mesi di gennaio e giugno, le autorità hanno formulato 1’900 domande di accesso alle informazioni, riferibili a 2’800 account.
Nel 56 percento dei casi, queste richieste di accesso delle autorità sono state accolte. È interessante invece notare come, negli Stati Uniti, nel 56% dei casi le autorità hanno richiesto alla società di Menlo Park di non rendere nota – agli utenti – la domanda di accesso ai loro dati. Facebook, infine, ha fatto sapere di conservare per 90 giorni i dati richiesti delle autorità per indagini penali ordinarie: in questo caso, a livello mondiale, la società ha ricevuto 38’675 richieste relative a 67’129 account (nel nostro paese, 606 richieste per 909 account).