Più di un miliardo di persone connesse, 240 miliardi di foto postate e oltre mille miliardi di collegamenti generati in questi anni, di migliaia di tipi diversi, come sfruttare questa enorme mole di dati dispersi tra le pagine dei profili di Facebook, per offrire una valore aggiunto agli utenti della community? Facebook ci stava lavorando da tempo e ieri è arrivato l’ annuncio di Graph Search, il motore di ricerca interno al social network, che consente di navigare nelle informazioni del social graph, strutturandole in un indice di ricerca. Il motore è per ora in versione beta, ma in un certo senso è un’evoluzione del Social Graph iniziale di Facebook, là dove gli utenti erano chiamati a stringere nuovi contatti e relazioni: Ora quelle stesse relazioni, arricchite e ampliate, diventano oggetto delle nostre ricerche.
Il Graph Search non funziona allo stesso modo del motore di ricerca classico, stile Google: quest’ultimo fornisce l’elenco dei miglior risultati indicizzati in base a un parola chiave, il Graph Search produce risultati che sono già filtrati in base ai gusti espressi dai nostri amici e dalla cerchia di contatti, arricchendoli quindi dei giudizi lasciati, (i famosi I like), delle foto condivise, dei luoghi visitati dalle persone di cui ci fidiamo. Così cercare un film da andare a vedere al cinema sul web produce un risultato diverso che cercarlo all’interno di Facebook, dove potrò vedere quali amici hanno già visto quella pellicola e che giudizi hanno lasciato e a quale cinema si sono recati.
Sotto il profilo dell’interfaccia utente Graph Search si presenta come una barra di ricerca in cima a ogni pagina Facebook e ogni ricerca effettuata oltre a produrre l’elenco di risultati, dà il titolo a una pagina, editabile a piacere dall’utente, che contiene tutti i contenuti personalizzati condivisi su Facebook su quel dato argomento. Per le ricerche al di fuori del social network, Social Graph si avvale di Bing, il motore di ricerca Microsoft.
Ma come si concilia questo enorme tritacarne delle nostre informazioni con la privacy degli utenti?
Graph Search rispetta le impostazioni di privacy date dall’utente, dice Facebook, e consente di visualizzare solo i contenuti già resi pubblici dai singoli membri. Per le foto ad esempio, compariranno nei risultati di ricerca solo quelle che la persona ha condiviso con chi ha impostato al ricerca e non altre.
Il motore è per ora disponibile solo in lingua inglese e la ricerca è limitata a un set di contenuti: quattro le aree principali di ricerca: persone, foto, luoghi e interessi. Il prossimo obiettivo sarà incorporare anche i post e l’open graph, fa sapere Facebook e rendere disponibile poi Graph Search anche su piattaforma mobile e in lingua diverse dall’inglese.