Da poche ore sull’App Store per gli utenti di dispositivi iOS e sulla piattaforma Google Play per gli utenti di terminali Andorid è disponibile Moments (a questo link la pagina ufficiale), un’app separata da quella Facebook che permette di raccogliere le foto in cui siete presenti voi e i vostri amici. Dopo essere stata lanciata negli Stati Uniti e in molti altri Paesi nel mondo, Moments è arrivata anche in Europa e permetterà alle persone che la utilizzano di raggruppare le foto in un unico spazio e spedirle in modo privato agli amici e alla propria famiglia indipendentemente da dove si trovino. Quando si mandano foto o video agli amici utilizzando Moments, questi vengono inviati solo alle loro app Moments, senza essere condivisi su Facebook.
Grazie alla smartphone che abbiamo sempre in tasca possiamo immortalare in modo rapido i momenti della nostra vita in modo semplice e rapido, per poi condividerli con le persone che erano con noi o con gli amici e i parenti. Mano mano che le fotografie archiviate aumentano, diventa difficile cercare quella che ci interessa; Moments permette di raggruppare foto e video attraverso dei tag per semplificare l’organizzazione del nostro archivio fotografico e snellire il processo di ricerca.
Grazie a Moments non sarà più necessario scattare una stessa foto di gruppo con smartphone diversi per essere sicuri che ciascuno abbia una propria sul telefono. Condividendo la foto con Moments, tutti i contatti avranno accesso a quell’immagine o video in modo privato, senza quindi che il contenuto sia visibile a tutti come accade su un diario di Facebook pubblico.
La versione di Moments per gli utenti europei non dispone delle stesse funzionalità di quella già rilasciata negli altri Paesi; in Europa, infatti, Moments non utilizza il riconoscimento facciale, bensì una forma di riconoscimento di oggetti per raggruppare le foto che sembrano raffigurare la stessa persona, in base a caratteristiche come la distanza tra gli occhi e le orecchie. Questo aiuta l’organizzazione delle proprie foto, senza però infrangere le direttive europee che hanno vietato l’utilizzo di software per il riconoscimento facciale sulle piattaforme social. Si può decidere di aggiungere le foto o di rimuoverle dai raggruppamenti e inserire un’etichetta così che le proprie foto siano più facili da trovare e da condividere privatamente con le persone desiderate.
L’azienda tiene a sottolineare che è l’utente a segnalare a Moments chi è raffigurato in ciascuna foto e che il software non procede in automatico a scandire e trattare tutte le foto in automatico. Moments raggruppa diverse foto che sembrano raffigurare la stessa faccia e poi chiede all’utente di dare facoltativamente al raggruppamento una private label (ad esempio un’etichetta personalizzata come ‘Mamma’ o il nome che viene usato su Facebook). Le etichette che vengono date ai diversi raggruppamenti sono archiviate solo sul proprio telefono, nessun altro le può vedere. Quando Moments trova nuove foto con una persona simile raffigurata, quella nuova foto viene raggruppata con le altre all’interno della app.