La rivoluzione dei social network ha portato con sé tantissime novità nel modo in cui le persone interagiscono e, purtroppo, talvolta queste piattaforme sono state anche utilizzate da alcuni persone per annunciare dei suicidi poi compiuti. In altre circostanze, però, il provvidenziale intervento di persone che scorgono su Facebook nei post dei propri amici una tendenza suicida, ha permesso fortunatamente di salvare delle vite.
Forse anche in ragione di questi episodi, e dopo un monitoraggio di questo triste fenomeno, il social network di Mark Zuckerberg ha deciso di sviluppare uno strumento ad hoc che permetta di segnalare i post in cui si possano intravvedere delle intenzioni suicida (o anche di autolesionismo) da parte degli utenti: questa funzione, che è stata introdotta in versione beta negli Stati Uniti nel corso del febbraio 2015, ora, è attiva in tutto il mondo.
Grazie alla collaborazione tra Facebook ed alcuni operatori attivi nel mondo della prevenzione dei suicidi, gli ingegneri del social network sono riusciti a realizzare una funzione che analizza tutti i post e segnala quelli con contenuti autolesionisti.
Per stabilire se sia necessario un rapido intervento, è attivo in Facebook un team specializzato, in grado di individuare i contenuti che potrebbero maggiormente essere indicatori di intenzioni autolesioniste. A quel punto, dalla piattaforma partirebbe un messaggio privato all’utente, con una serie di opzioni da intraprendere, come contattare un amico, telefonare a un numero di assistenza, ottenere consigli oppure ignorare il messaggio.