Adobe Audition 3.0 è uno dei più interessanti software per l’editing audio e la composizione di brani musicali attualmente sul mercato. Le sue funzionalità derivano direttamente da Cool Edit Pro, il programma di Syntrillium Software acquistato nel 2003 proprio da Adobe. La versione attualmente disponibile si colloca sul mercato con un prezzo di medio livello, superiore a quello dei programmi destinati al grande pubblico ma decisamente inferiore rispetto ad altri software nati per l’utilizzo professionale. Al suo interno, però, sono disponibili strumenti avanzati di grande qualità e in grado di consentire una manipolazione del materiale sonoro di ottimo livello. A dicembre 2008 Adobe ha finalmente reso disponibile sul proprio sito l’aggiornamento alla versione 3.0.1, che fra le altre migliorie offre la piena compatibilità con Windows Vista.
La finestra di Audition comprende tre aree principali: l’anteprima, con la forma d’onda, gli strumenti di elaborazione e i pannelli di gestione.
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Il principale punto di forza di Adobe Audition è la qualità e quantità degli strumenti disponibili per la modifica e l’elaborazione sia dei singoli oggetti sonori sia di un intero brano musicale. Gli effetti, accessibili dall’omonimo pannello, possono essere utilizzati per intervenire su qualsiasi parametro della forma d’onda: ampiezza, compressione, frequenza e tempo. Inoltre permettono di aggiungere riverberi, ritardi, echi, filtri e molto altro ancora. Alcuni strumenti, pur presenti anche nelle passate edizioni, sono stati notevolmente migliorati. Fra questi, per esempio, ci sono quelli inseriti nella sezione Ripristino che consentono di intervenire sui rumori, compresi gli hiss e i clip, in maniera automatica o manuale. Il loro funzionamento, basato sull’analisi spettrale di una sezione del campione sonoro, è caratterizzato dalla possibilità di configurare un’ampia serie di parametri che ne permettono un impiego preciso e puntuale. Attivando l’opzione Visualizzazione logaritmica, inoltre, è possibile esaltare la visibilità delle frequenze spettrali più basse. Un ultimo riferimento va fatto sia al rinnovato motore di mixaggio sia alla perfetta integrazione del programma con i plug-in Vst di terze parti. Il primo consente di lavorare sui segnali in modalità a bassa latenza, cioè con un ritardo quasi impercettibile nella fase di riproduzione dei suoni. La gestione dei Virtual Instrument, unita alla disponibilità di un emulatore nativo di pianoforte, permette di creare brani di qualunque stile aggiungendo o modificando anche sessioni e progetti Midi (il supporto di tracce Midi è una novità di questa versione).
Audition 3.0 comprende il Dvd Loopology. che raccoglie una vasta libreria di clip audio liberamente utilizzabili.
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Audition 3 è stato lanciato prima di Creative Suite 4, quindi non utilizza la nuova interfaccia dei programmi Adobe più recenti. Le sue barre degli strumenti, ad esempio, non possono essere trascinate e ridimensionate a piacere sullo schermo e risultano ancorate a una posizione prefissata. Per poterne personalizzare l’aspetto e la collocazione è necessario premere il pulsante a forma di freccia, presente sull’angolo in alto a destra di ciascuna barra, e selezionare la voce Disancora pannello. Una volta disancorato, ogni elemento può essere spostato – anche al di sopra degli altri oggetti – o richiamato in base alle necessità del momento. La finestra principale del programma, chiamata Spazio di lavoro, offre tre modalità di visualizzazione principale e sei secondarie. Per richiamarle basta selezionarle tramite il menu a tendina presente nella parte superiore destra dello schermo. Le modalità principali sono Vista di modifica, Vista multitraccia e Vista CD. È possibile passare da una vista all’altra anche utilizzando le relative icone poste, sulla parte sinistra della finestra, sotto la Barra dei menu.
Lo strumento Riduzione rumore, accessibile tramite il pannello Effetti, permette di rimuovere disturbi e i fruscii.
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Le visualizzazioni secondarie consentono di gestire attività più specifiche. Modifica spazio delle frequenze, Masterizzazione e analisi, Mixing sessione e Sessione video più audio risultano molto utili, rispettivamente, per l’individuazione e l’eliminazione di suoni indesiderati, per l’ottimizzazione finale del brano, per il missaggio di più campioni sonori e per la realizzazione di sonorizzazioni di video e filmati. Chi utilizza una Daw (Digital Audio Workstation) con doppio monitor può sfruttare due ulteriori visualizzazioni possibili: Sessione Max e Modifica forma d’onda Max. In entrambi i casi sul monitor principale viene lasciata la finestra generale del programma, mentre sul secondario risultano disponibili tutti gli strumenti aggiuntivi relativi alle due diverse modalità di lavoro. Ciascuna vista, comunque, è organizzata secondo una logica comune. Sulla sinistra dello schermo si trova il Pannello di gestione, che può contenere fino a tre differenti schede: File, per l’organizzazione del materiale sonoro; Effetti, per la manipolazione dei campioni e dei loop musicali, e Preferiti. Quest’ultima scheda raccoglie una serie di effetti predefiniti che possono essere applicati al materiale sonoro senza bisogno di impostare ogni volta i relativi parametri.
L’elenco degli effetti predefiniti può essere variato a piacere agendo sul pulsante Modifica preferiti…: in questo modo è possibile realizzare una lista di attività automatiche che consente di velocizzare notevolmente la preparazione dei suoni. Gli effetti sono organizzati in una struttura a livelli e raggruppati per tipologia. Dopo aver individuato quello più adatto allo scopo desiderato, con un doppio clic del mouse è possibile visualizzarne la relativa maschera di controllo e agire manualmente sulle diverse opzioni presenti. Chi ha già installato Audition e vuole aggiornarlo a questa versione dovrà fare molta attenzione per non perdere gli effetti personalizzati durante l’upgrade. Ecco come bisogna procedere: nella finestra principale del programma, in modalità di visualizzazione Vista di modifica a singola traccia, occorre selezionare la voce Effetti della barra dei menu e controllare che appaia il comando Attiva effetti DirectX. Se al suo posto, invece, compare la scritta Disattiva effetti DirectX bisogna cliccarla per procedere alla disattivazione. A questo punto sarà possibile lanciare in tutta sicurezza l’aggiornamento.
In visualizzazione Vista di Modifica, nella parte inferiore dello schermo risultano posizionate le principali finestre di controllo: Trasporto, per la gestione dell’ascolto del brano musicale; Tempo, indicante in millesimi di secondo la posizione iniziale del cursore di selezione; Zoom, per la modifica della visualizzazione della traccia e Selezione/vista, contenente, sempre espresse in millesimi di secondo, le indicazioni temporali relative alle due rispettive modalità . Passando alla Vista multitraccia viene aggiunto un ulteriore pannello dedicato alle proprietà di sessione. Al di sotto di questa fascia di elementi si trova la barra dei controlli Livello che permette di monitorare in tempo reale i picchi di volume, in decibel, e le eventuali distorsioni in ampiezza del segnale. Completa ciascuna vista, l’Area di lavoro posta sulla destra dello schermo e denominata Principale. Lavorando in modalità multitraccia, all’interno della stessa area viene resa disponibile anche la scheda Mixer che riproduce, nella forma e nelle funzioni, un classico mixer audio analogico. La Vista CD, infine, consente sia la gestione dei file che si desidera trasformare in formato CD audio sia lo stesso processo di masterizzazione del supporto. I brani musicali sui quali si sta lavorando possono essere inseriti nell’elenco dei pezzi da masterizzare con un solo clic sull’icona Inserisci nell’elenco CD del pannello File, presente in tutte le modalità di visualizzazione.