Una cosa che si nota ancor prima della nuova interfaccia è la rinnovata schermata di Avvio Rapido, che compare alla partenza del programma e permette di sia di aprire un database esistente sia di crearne uno nuovo, vuoto oppure basato su una delle 30 soluzioni già pronte (che in alcuni casi non hanno semplicemente subito l’immancabile restyling ma sono state anche dotate di qualche funzione aggiuntiva). La novità di Avvio Rapido è la presenza di un’opzione aggiuntiva che permette di generare un database a partire da file in altri formati: Excel (sia .xls sia .xlsx) oppure testo delimitato da tabulazioni o da virgole. Le novità non si fermano comunque all’interfaccia. è raro che una versione di FileMaker non porti con sé innovazioni capaci di giustificare il prezzo dell’aggiornamento, e anche in questo caso non siamo rimasti delusi. Chi deve semplicemente usare le applicazioni create con FileMaker apprezzerà senza dubbio la possibilità di salvare e riutilizzare le ricerche (l’elenco delle ricerche salvate comprende anche le dieci ricerche più recenti). Per rimanere in tema, quando è attiva la modalità Trova tutti i campi mostrano un’icona – la classica lente d’ingrandimento – che identifica chiaramente il loro ruolo: ora è praticamente impossibile confondersi e pensare di essere in modalità Usa. Un’altra novità significativa per i semplici utilizzatori sono i resoconti “dinamici”, che permettono la modifica diretta dei dati e vengono aggiornati automaticamente sia nell’ordinamento sia nel calcolo dei subtotali.
Chi invece sviluppa applicazioni troverà in questa release una funzione che probabilmente aspettava da tempo: i trigger di script. In poche parole, FileMaker 10 consente di ottenere l’esecuzione di uno script non solo alla pressione di un pulsante ma anche in automatico, non appena l’utente compie un’azione particolare, ad esempio quando fa clic all’interno di un campo o lo modifica. Esistono due tipi di trigger di script: quelli legati a un formato (layout) nel suo complesso e quelli invece connessi a un oggetto particolare, come un campo o la linguetta di un controllo struttura a schede. La nuova istruzione Installa script SuTimer consente poi di ripetere l’esecuzione di qualunque script con un intervallo di tempo a piacere. Abbiamo trovato assai comoda un’altra istruzione inedita, Imposta campo per nome, che permette di agire sul contenuto di un campo senza doverne specificare esplicitamente il nome nello script.
FileMaker 10 elimina un aspetto piuttosto fastidioso delle versioni precedenti: quando si modifica l’ordine di inserimento dati di un campo, infatti, ora anche quello degli altri campi viene aggiornato in modo intelligente, tenendo conto delle rispettive posizione all’interno del formato. E con questa release non si deve più sfruttare per forza un client di posta per spedire e-mail, ma è possibile appoggiarsi a un qualunque server Smtp.
Non è una novità ma rimane uno dei punti di forza del programma la funzione Pubblicazione Web Istantanea, che con un paio di clic permette di trasformare un’applicazione FileMaker normale in una soluzione Internet e pubblicarla con il server Web integrato. Le pagine Web generate da Filemaker hanno una fedeltà qusi perfetta alla grafica dei layout originali. Purtroppo l’accesso via Web è limitato a 5 soli utenti; per andare oltre bisogna passare alla versione Server Advanced, che arriva a 100 utenti ma costa anche otto volte tanto.
È perfettamente fattibile sviluppare applicazioni anche con la semplice versione Pro; per gli sviluppatori però è disponibile, come il passato, anche l’edizione Advanced che costa circa il 50% ma si ripaga rapidamente grazie ai numerosi strumenti aggiuntivi, come il debugger di script, capaci di rendere più rapido e agevole il processo di sviluppo. Un’altra caratteristica inestimabile di questa versione è la funzione Menu Personalizzati, che consente di creare soluzioni corredate di un set di menu ad hoc, in modo da renderne l’uso più semplice impedendo nel contempo agli utenti troppo curiosi di danneggiare l’applicazione o i dati esplorando voci di menu che non dovrebbero toccare. Con FileMaker Pro Advanced si possono anche rilasciare applicazioni di database autonome, quindi utilizzabili da chi non dispone di FileMaker Pro, oppure (o contemporaneamente) funzionanti in modalità “chiosco”, con nascosti tutti gli elementi dell’interfaccia (menu, toolbar e così via) che non fanno parte dei layout. L’edizione Advanced 10 non si limita a proporre le stesse novità di FileMaker Pro 10 ma ne introduce altre, tra cui alcune funzioni di ricavo (Get) utilizzabili per monitorare i trigger di script.
FileMaker definisce le innovazioni di questa release come “le più sensazionali degli ultimi 10 anni”. Il tono è un po’ troppo trionfalistico, ma le novità di FileMaker 10 sono effettivamente molte e importanti. Per la release successiva speriamo però che arrivi finalmente uno strumento di charting integrato: la necessità di ricorrere a programmi esterni, come Excel, per la rappresentazione grafica dei dati rimane uno dei pochi punti deboli di questo eccellente software.