Dal 1 Marzo è attiva la ricetta elettronica cambiando di fatto l’abitudine di presentarsi nelle farmacie con la solita ricetta medica, o impegnativa, che il medico curante forniva ai propri pazienti al fine di poter acquistare il farmaco di cui avevamo bisogno. Ma dal 2017 sparirà completamente il foglietto rosso, infatti è stato creato un nuovo modo di presentare le ricette mediche al proprio farmacista: la nuova ricetta elettronica.
La nuova ricetta elettronica
Questo sistema permette, tramite la connessione web di ogni studio medico, di inviare a un database centralizzato delle farmacie in Italia, la ricetta medica del proprio dottore e sarà sufficiente recarsi in una qualsiasi farmacia italiana per avere disponibile la ricetta ottenuta e acquistare il farmaco di cui si ha bisogno. Abbattendo di fatto il problema che chi è costretto spesso a viaggiare conosce bene: la ricetta medica era valida solo nella propria regione. Con la ricetta elettronica è validità in tutte le farmacie d’Italia.
Lo stesso metodo sarà possibile applicato a breve anche per visite specialistiche, presso studi medici e ambulatori. La durata della ricetta elettronica sarà di un anno intero.
Qualche critica sulla ricetta elettronica
La digitalizzazione della vita quotidiana è senza dubbio un aspetto innovativo che ha come obiettivo quello di abbattere sprechi di carta e evitare situazioni spiacevoli come la perdita o la manomissione dell’impegnativa medica. Ma nonostante i fattori positivi, il sindacato dei medici Fimmg avverte che questa innovazione può implicare la necessità di un maggiore impegno in termini di tempo, per le visite ai pazienti.
E allungare i tempi di attesa, durante la fila dal proprio dottore, non è certo una delle esperienze più piacevoli che vorremmo fare.